E' morto Florestano Vancini

Il regista ferrarese, che realizzò pellicole come 'La lunga notte del '43' ma anche fiction come 'La Piovra 2' e 'Piazza di Spagna' si è spento all'età di 82 anni.

Si è spento il regista Florestano Vancini, nato a Ferrara 82 anni fa e autore di alcune pellicole storiche tra cui Il delitto Matteotti e La lunga notte del '43. La notizia è stata diffusa solo oggi, tre giorni dopo la scomparsa di Vancini, e ad esequie avvenute, per rispettare le volontà dello stesso regista.

Vancini iniziò a muovere i primi passi nel mondo del cinema negli anni '50 - dopo aver lavorato come giornalista presso alcune redazioni di giornali della sua città - prima realizzando alcuni cortometraggi, poi affiancando cineasti come Zurlini e Soldati.
Nel 1960 debutta ufficialmente come autore del lungometraggio La lunga notte del '43, tratto da un romanzo di Giorgio Bassani e interpretato da Enrico Maria Salerno, Gabriele Ferzetti e una giovanissima Raffaella Carrà, che il regista incontrò al Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma. "Era una persona molto gentile, un vero signore d'altri tempi" - ha ricordato la showgirl "La sua scomparsa mi rattrista, soprattutto perchè rimpiango le tante volte che avrei voluto chiamarlo e non l'ho fatto"

In seguito Vancini ha firmato pellicole come Il delitto Matteotti, I lunghi giorni della vendetta (uno spaghetti-western che firmò con lo pseudonimo di Stan Vance) quindi Amore amaro e Un dramma borghese. A partire dai primi anni '80, firmò la regia di alcune produzioni televisive tra cui la seconda stagione de La Piovra, Il giudice istruttore e la miniserie Piazza di Spagna, che allora fece arrabbiare Marina Ripa di Meana, che si riconobbe in uno dei personaggi principali, una contessa che ha il suo "salotto" nei pressi della celebre piazza romana.
Quattro anni fa, dopo un lungo periodo di inattività, Vancini ha firmato la regia di E ridendo l'uccise, il suo ultimo film ambientato nella sua Ferrara, agli inizi del 1500.