Settimana all'insegna del Natale e dello sport. Quasi contemporaneamente arrivano in rete i trailer di due biopic sportivi interpretati da due attori di indubbio fascino. Partiamo da Draft Day. Kevin Costner interpreta il general manager dei Cleveland Browns, pronto a tutto pur di assicurarsi il miglior giocatore sulla piazza per il suo team. Con il fiato sul collo di un proprietario esigente come Frank Langella, nel giorno delle trattative tra team (il draft day) Costner deve fare di tutto per assicurarsi il miglior giocatore sulla piazza. Allo stesso tempo dovrà decidere se sacrificare la propria vita privata o il proprio lavoro nel momento in cui i due mondi verranno a collidere. Un trailer energico e ritmato, costellato di dialoghi concitati, ci immerge immediatamente nell'ambiente degli squali del football professionistico americano. Dietro la macchina da presa troviamo un veterano come Ivan Reitman che stavolta ha scelto di dirigere uno script scovato nella Black List del 2012.
Altro biopic sportivo, prodotto stavolta da Disney, è Million Dollar Arm, interpretato dalla star di Mad MenJon Hamm. Dal football passiamo al baseball. Il film, diretto da Craig Gillespie, è basato sulla vera storia di J.B. Bernstein, scopritore di talenti come Rinku Singh e Dinesh Patel, scovati in un reality show indiano. Lo show, intitolato 'Million Dollar Arm', lanciato in India nel 2008, ha visto la partecipazione di più 40.000 giocatori di baseball che si sono sottoposti ai provini, inclusi Singh e Patel, emersi tra i finalisti e risultati vincitori. I due giocatori hanno firmato un contratto da professionisti con i Pittsburgh Pirates. Tono meno cinico e più speranzo sonel trailer introdotto dalla voice over di Hamm, scout in crisi che, dopo aver visto alcuni giocatori di baseball indiani in azione in tv, decide di partire alla volta dell'India insieme al collega Alan Arkin per assicurarsi i giovani più promettenti. Il trailer gioca con humor su gag sportive che coinvolgono il bell'Hamm, ma anche sullo shock culturale che sperimentano i giocatori indiani catapultati all'improvviso nella società americana. Naturalmente, data la presenza di Disney, si prevede il lieto fine.
