Disney, per ridurre i costi di circa 5.5 miliardi di dollari, dovrà compiere dei tagli importanti, pari a 7.000 posti di lavoro. La cifra rappresenta il 3,2% del totale dei dipendenti dei circa 220,000 assunti in tutto il mondo.
Bob Iger, CEO della Disney, ha spiegato che, togliendo la cifra riguardante i contenuti, i restanti 2,5 miliardi rappresentano dei costi non relativi ai contenuti di cui il 50% rappresentato dalle spese legate al marketing, il 30% dal costo della manodopera, e il 20% dalla tecnologia, dalle forniture e altre spese.
L'amministratore delegato ha sottolineato che non ha preso la decisione di licenziare con leggerezza: "Ho un enorme rispetto e apprezzamento nei confronti della dedizione dei nostri dipendenti in tutto il mondo". Iger ha inoltre spiegato che per quanto riguarda i contenuti si effettueranno delle riduzioni di circa 3 miliardi di dollari: "Esamineremo realmente con attenzione tutto quello che realizziamo nel settore dell'intrattenimento perché le cose sono semplicemente diventate più costose in un mondo più competitivo".
Disney sarà in futuro gestita con una nuova struttura divisa in tre segmenti di business: Disney Entertainment con alla guida Dana Walden e Alan Bergman; ESPN guidata da Jimmy Pitaro; e Disney Parks, Experiences and Products con responsabile Josh D'Amaro.