Quando si parla di Disney si parla sia dell'infanzia di tutti noi che di tantissime leggende metropolitane legate all'attività dello stesso studio. Fra queste ci sono i celeberrimi easter egg dai significati più allusivi e sessuali su cui chiunque ha speculato e si continua a speculare ancora oggi, mentre cerchiamo di far funzionare le vecchie VHS abbandonate chissà dove.
Forme falliche, messaggi ambigui e immagini fuggevoli hanno alimentato le ricerche di tantissimi appassionati Disney, che negli anni hanno caricato le loro ipotesi sul web, costruendoci sopra delle vere e proprie narrazioni a sé stanti. Tom Bancroft, un famoso animatore dello studio in questione (ha lavorato su Mulan, Il re leone...), ha deciso di rispondere a questa particolare "tendenza" partecipando all'Animators React della Corridor Crew su You Tube.
Nel chiedergli il perché di questi easter egg e delle motivazioni degli animatori di allora, Bancroft ha negato la situazione dicendo che: "A volte aggiungiamo alcune cose, ma sono tutte innocenti. Quelli cui tutti fanno riferimento sono i più 'sconci', giusto? Beh, sono quasi tutti falsi". Nel video l'animatore fa riferimento ad alcune citazioni innocenti e volute, come la Bestia che compare fra i giocattoli in Aladdin.
Uno dei pochi easter egg della Disney meno adatti ai bambini documentato, almeno in base a quanto riportato da Deadline, è quello nella finestra di Bianca e Bernie del 1977. A mezz'ora dall'inizio, mentre i protagonisti spiccano il volo, si può notare una donna in topless in uno dei palazzi sullo sfondo. La Disney stessa ha detto che quella volta non è stata colpa di un animatore ma di qualcuno che aveva lavorato alla post-produzione del film.
E voi? Avete mai notato nulla di strano o curioso nei vostri film d'animazione preferiti?