Disney accusata dagli investitori di nascondere in modo fraudolento le perdite di Disney+

Alcuni investitori hanno fatto causa a Disney+ per condotta fraudolenta.

Disney accusata dagli investitori di nascondere in modo fraudolento le perdite di Disney+

Secondo quanto riportato da Deadline, la Disney è stata citata in giudizio da alcuni investitori per aver presumibilmente nascosto loro le perdite della piattaforma Disney+.

La causa sostiene che Disney avrebbe mentito sulla possibilità di raggiungere dei ricavi cospicui con Disney+ entro la fine del 2024. In particolare, si accusa l'ex amministratore delegato dell'azienda, Bob Chapek, di aver mandato in onda su Disney Channel serie originali di Disney+, come La Misteriosa Accademia dei Giovani Geni, per far credere che la piattaforma avesse più successo di quanto non fosse.

"Il querelante avvia questa azione legale a beneficio dell'imputato nominale Disney contro alcuni degli attuali funzionari e direttori esecutivi della Società, con l'obiettivo di porre rimedio alle violazioni dell'Exchange Act da parte degli imputati e alle violazioni dei doveri fiduciari per aver rilasciato dichiarazioni false e fuorvianti e/o omesso informazioni materiali nei documenti pubblici e nelle dichiarazioni di delega della Società dal 10 dicembre 2020 circa a oggi".

"Per nascondere questi fatti negativi, gli imputati si sono impegnati in uno schema fraudolento volto a nascondere l'entità delle perdite di Disney+ e a far apparire la traiettoria di crescita degli abbonati di Disney+ come sostenibile e gli obiettivi di Disney+ per il 2024 come raggiungibili, mentre non lo erano".

"Nell'ambito di uno schema volto a far apparire i risultati finanziari di Disney+ più positivi di quanto non fossero, hanno trasmesso alcuni show che avrebbero dovuto essere originali Disney+ - come la serie The Mysterious Benedict Society e il medical drama Doogie Kameāloha, M.D. - prima sulle reti televisive tradizionali come Disney Channel. In questo modo, una parte significativa dei costi di marketing e produzione degli show è stata spostata da Disney+ alle piattaforme tradizionali".

"Nonostante questo schema di trasferimento dei costi, gli imputati hanno ripetutamente rappresentato, durante il periodo di riferimento, che le decisioni sulla distribuzione delle piattaforme venivano prese sulla base di ragioni diverse, come le preferenze dei clienti e ciò che era meglio per l'azienda dal punto di vista commerciale".

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La nuova causa contro la Disney sembra avere come obiettivo la decisione di Chapek di destinare un'enorme quantità di risorse allo streaming, causando una ristrutturazione interna senza precedenti. Inoltre, sottolinea l'idea che Disney+ non si tradurrà in un'attività redditizia per Disney entro il 2024, come inizialmente previsto da Chapek. Questo potrebbe mettere a rischio il futuro della piattaforma di streaming, a seconda dell'esito della causa.