Desire: il regista del film Netflix risponde alle accuse di pedopornografia

Il lungometraggio diretto da Diego Kaplan è al centro di molte accuse a causa di una controversa sequenza iniziale.

Il regista Diego Kaplan ha rilasciato un comunicato per difendere il suo film Desire dall'accusa di pedopornografia.
All'inizio del lungometraggio si assiste infatti a una bambina che, inconsapevolmente, si masturba imitando un cowboy di un film di John Ford, "cavalcando" un cuscino. La sequenza è stata attaccata da Megan Fox su PJ Media, sostenendo di aver segnalato il caso al National Center for Missing and Exploited Children dichiarando: "Netflix sta violando la legge distribuendo pedo-pornografia, perché la bambina in questione sta chiaramente masturbandosi e questo va oltre le regole che riguardano i contenuti "suggestivi"".

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Kaplan ha ora replicato: "Desire è un film. Quando vediamo uno squalo mangiare una donna sul grande schermo, nessuno pensa che la donna sia realmente morta o lo squalo sia reale. Lavoriamo in un mondo di finzione e, prima di essere un regista, sono un padre. Ovviamente questa scena è stata filmata usando un trucco, rappresentato dal fatto che le ragazzine stavano copiando una scena di cowboy tratta da un film di John Ford. Non hanno mai capito quello che stavano facendo, stavano semplicemente copiando quello che stavano vedendo sullo schermo. Nessun adulto ha interagito con loro, tranne l'acting coach. Tutto è stato realizzato con l'attento controllo delle loro madri. Visto che sapevamo che questa sequenza avrebbe potuto causare qualche controversia, c'è un Making of che svela come è stata girata la scena. Tutto lavora nella mente degli spettatori e il modo in cui pensate sia girata questa sequenza dipenderà dal vostro livello di depravazione".