I diari della motocicletta, l'ultimo film del regista brasiliano Walter Salles, presentato ieri a Cannes è stato accolto dal plauso della critica.
Il film racconta il viaggio che Ernesto Guevara, interpretato da Gael García Bernal fece in moto nel 1962 insieme all'amico Alberto Granado, che nel film ha le fattezze di Rodrigo De La Serna.
Nel corso della conferenza stampa, alla quale ha assistito anche Alberto Granado, che oggi ha 84 anni, il regista ha spiegato le difficoltà incontrate nel realizzare questo film che lo ha impegnato per ben due anni. L'idea non era quella di fare un film storico perché come sostiene il regista brasiliano "le stesse ingiustizie che vedeva Guevara sono rimaste tali e quali in America Latina"; il regista ha la speranza che questo "riporti le persone a leggere i diari".
Bernal si dice orgoglioso di over potuto interpretare il Che ed afferma di sentirsi profondamente cambiato dal personaggio ha poi svelato che è stato in dubbio se accettare o meno la parte ed è stato proprio Granado a convincerlo ricordandogli che "Ernesto era un giovane sudamericano di 24 anni come me e, dunque, dovevo essere me stesso".
Da parte sua Granado ha dichiarato "Dopo 50 anni non è facile rivedersi sullo schermo interpretati da giovani attori che sono stati splendidi, più guardo Gael più vedo Ernesto, aver visto questo film mi fa ringraziare la vita."
Ed ha aggiunto: "Il film parla di giovani che provano a scoprire il mondo ma quando capiscono che il mondo è troppo grande decidono di provare a scoprire solo l'America Latina. E vedono le differenze tra ricchi e poveri, le vedono in prima persona e non sui libri. Ma quel che voglio dire è che quando si è giovani tutto è possibile, bisogna approfittare della gioventù per poter fare più cose possibile."
A proposito delle polemiche sulla commercializzazione della figura del Che, Granado ha risposto:
"Non è consumismo, è un modo di dire alle persone reazionarie 'porto questa maglietta perché ammiro questa persona'. Non so perché il Che sia stato trasformato in un mito, era una persona con pregi e difetti". Parlando della sua amicia con il Che ha aggiunto "la mia amicizia con Guevara e la rivoluzione cubana fanno parte della mia vita: ho conosciuto Ernesto quando aveva 14 anni, abbiamo fatto insieme prima il viaggio e poi la rivoluzione cubana, tutte le cose mi ricordano quel viaggio, quando vedo un'ingiustizia penso a quelle che vedevo nel viaggio".