Claude Brasseur è morto il 22 dicembre 2020 a Parigi, all'età di 84 anni. La sua agente Elisabeth Tanner ha dato la notizia ai media francesi, precisando che l'attore de Il tempo delle mele non è morto a causa del Covid, a differenza di altri colleghi scomparsi nel corso del 2020, ma senza specificare il motivo esatto del decesso.
Brasseur, all'anagrafe Claude Pierre Espinasse, oltre alla sua carriera cinematografica vantava anche un discreto percorso sportivo, ed era noto per essere stato il figlioccio del grande scrittore Ernest Hemingway, molto legato alla Francia. Figlio di attori, non ebbe un vero rapporto umano con i genitori, che erano soliti trascurarlo, come ha ricordato Le Monde con una celebre citazione di Brasseur: "Non ho alcun ricordo della mia vita con loro, e devo dire che non me ne frega niente."
Nato nel 1936, Claude Brasseur ha esordito al cinema alla fine degli anni Cinquanta, e nel corso di una carriera durata poco più di sessant'anni ha accumulato oltre 150 ruoli, tra cui quello di culto ne Il tempo delle mele, dove interpretava il padre di Sophie Marceau. Ha vinto due volte il César, il massimo riconoscimento del cinema francese, come miglior non protagonista per Certi piccolissimi peccati (1976) e come miglior protagonista per Guerra tra polizie (1979). Ha lavorato con cineasti del calibro di Georges Franju, Jean Renoir e Jean-Luc Godard (il quale però non andò d'accordo con l'attore, arrivando persino a insultarlo nei Cahiers du Cinéma), e nel 1998 ha anche recitato per Cristina Comencini, nel film Matrimoni. Dieci anni dopo, nel 2008, è stato insignito della Legion d'onore per la sua carriera al cinema e a teatro (ha continuato a calcare le scene fino a qualche anno fa). La sua ultima apparizione sullo schermo è stata nel 2018, nella commedia Tutti in piedi.