Chi l'ha visto? su Serena Mollicone: stasera la ricostruzione del caso

Stasera Chi l'ha visto? si occupa del caso di Serena Mollicone, la 18enne trovata morta in un bosco del Frusinate nel 2001: appuntamento su Rai3 alle 21.15.

Federica Sciarelli è la conduttrice di Chi l'ha visto?
Federica Sciarelli è la conduttrice di Chi l'ha visto?

Sarà incentrata sulla drammatica vicenda di Serena Mollicone la puntata di Chi l'ha visto?, in onda stasera su Rai3 a partire delle 21,15. Il programma, condotto da Federica Sciarelli, ricostruirà l'intera sequenza degli eventi attraverso gli ultimi aggiornamenti delle indagini.

Serena Mollicone era scomparsa da Arce, un paesino in provincia di Frosinone, il 1 giugno del 2001. Due giorni dopo il suo corpo senza vita era stato ritrovato dalla Protezione Civile nel boschetto di Fonte Cupa, a otto chilometri dal centro abitato. La ragazza aveva un sacchetto di plastica avvolto intorno alla testa, mani e piedi legati con scotch e fil di ferro e una ferita vicino ad un occhio. La bocca era stata chiusa con del nastro adesivo che le aveva causato la morte per asfissia dopo una lunghissima agonia.

Per tantissimo tempo l'omicidio, noto alle cronache come il delitto di Arce, era stato uno dei cold case più inestricabili e solo dopo 17 anni si è arrivati ad una svolta scioccante grazie alle analisi del Ris e alla determinazione del padre della vittima, Guglielmo, che non ha mai smesso di lottare per arrivare alla verità. In base ai dati raccolti dalla Scientifica dell'Arma, Serena Mollicone sarebbe stata assassinata nella caserma di Arce, dove si era recata per denunciare lo spaccio di droga nel paese. Da quell'edificio non era più uscita. Per gli inquirenti, la diciottenne sarebbe stata aggredita in un appartamento in disuso della caserma, le sarebbe stata fatta sbattere con forza la testa contro la porta e, creduta morta, sarebbe stata poi portata nel boschetto lì vicino. La perizia degli investigatori in camice bianco aveva, infatti, evidenziato che i frammenti di legno e del nastro adesivo recuperati durante l'autopsia sulla salma provenivano proprio dai locali della stazione locale dei carabinieri di Arce.

Per questo motivo sono stati ora indagati, con le accuse di omicidio volontario e occultamento di cadavere, l'ex comandante il maresciallo Franco Mottola, suo figlio Marco e la moglie Anna. Altre due persone, il luogotenente Vincenzo Quatrale, e l'appuntato Francesco Suprano sono stati iscritti al registro degli indagati rispettivamente per concorso morale nell'omicidio, istigazione al suicidio e favoreggiamento. Nel 2008 si era verificato, infatti, un altro episodio misterioso che ora i magistrati della Procura hanno associato al delitto: il suicidio del carabiniere Santino Tuzi che era tra i militari presenti in caserma il giorno della scomparsa della ragazza.