Catherine Deneuve ha sostenuto pubblicamente una campagna provocatoria contro il nuovo "puritanesimo" alimentato dagli scandali di tipo sessuale che stanno sconvolgendo il mondo di Hollywood.
L'attrice si è infatti unita ad altre 99 personalità francesi del mondo della cultura e dello spettacolo che hanno firmato una lettera aperta in cui si condanna la "caccia alle streghe" suscitata dalle rivelazioni emerse relative ai comportamenti inappropriati di Harvey Weinstein.
La missiva pubblicata da Le Monde dichiara: "Lo stupro è un crimine, ma cercare di sedurre qualcuno, persino in modo persistente o inefficace e incompentente, non lo è, e non si tratta nemmeno di un attacco comportarsi da gentleman. Gli uomini sono stati puniti in modo sommario, sono stati obbligati a lasciare il proprio lavoro quando tutto quello che hanno fatto è stato toccare il ginocchio di qualcuno o provare a rubare un bacio".
La lettera prosegue criticando l'aver gettato nel fango la vita di uomini a causa di "aver parlato di argomenti intimi duranti cene di lavoro o aver mandato messaggi di tipo sessuale a donne che non ricambiavano le loro attenzioni".
Il risultato, secondo quando si sostiene tra le pagine è stato quello di aver dato vita a un'ondata puritana di purificazione che ha trasformato l'idea di liberare le donne e concedere loro la libertà di parlare apertamente di quanto successo in una condanna a chi non si adegua e alle donne considerate complici o traditrici, limitando inoltre la "libertà sessuale" degli individui.
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