Franco Trentalance aveva un legame particolare con Carol Maltesi, la donna uccisa e fatta a pezzi dal vicino di casa, il reo confesso Davide Fontana. L'ex pornostar ha raccontato a MOW, di aver messaggiato ad inizio marzo con Carol ed aver capito, solo adesso, che a rispondergli è stato l'assassino.
La storia di Carol Maltesi ha sconvolto l'opinione pubblica italiana, il suo brutale omicidio ha colpito anche il GIP di Brescia che, nel convalidare l'arresto di Davide Fontana, ha scritto "La totale mancanza di ogni senso di umana compassione traspare limpidamente dalla complessiva condotta volta a distruggere il cadavere della Maltesi". La donna, dopo essersi iscritta alla piattaforma Onlyfans, aveva debuttato nel cinema a luci rosse con il nome d'arte di Charlotte Angie, in questo universo parallelo aveva conosciuto l'ex pornodivo Franco Trentalance che oggi, in un'intervista a MOW, si augura che la storia del suo omicidio "non finisca come spesso avviene in Italia, con un parziale perdono. Mi auguro davvero che non si ripetano mai più cose del genere, e che l'omicida di Carol paghi realmente per tutte le sue gravi e disumane responsabilità".
Franco, nel corso dell'intervista, ha rivelato: "Le ho scritto i primi di marzo ed è tremendo avere la consapevolezza che... mi aveva risposto il suo assassino". Davide Fontana, infatti, per diversi mesi ha finto di essere lei, rispondendo ai messaggi che le arrivavano: "Mi ha colpito molto l'omicidio di Charlotte. Davvero tanto. Non fremo per dichiarare la mia opinione, soprattutto sui casi di cronaca e per di più nera, ma in questo caso è diverso. Ho scritto un messaggio pubblico, perché mi ha molto impressionato questa triste vicenda: era una ragazza educata e dai modi eleganti, la conoscevo, era una giovane amica".
Al magazine lifestyle di AM Network, lo scrittore e personal coach bolognese racconta: "era fine settembre del 2021: ci eravamo sentiti per telefono e un giorno che si è trovata a passare per Bologna, siamo andati in studio a fare delle foto proprio per la campagna marketing del mio vino - sottolinea Franco Trentalance - pur avendo io smesso da tempo con le performance di fronte alla telecamera, per le giovani leve dell'intrattenimento per adulti resto comunque un punto di riferimento e questo mi fa piacere. Infatti non mi nego mai per un suggerimento, un parere, oppure, ed è il caso del fotoset con Charlotte, per coinvolgere le nuove star in qualche progetto lifestyle ed extra porno, come appunto questa campagna di promozione".
L'ex star per adulti, aggiunge: "Ancora non riesco a crederci: le ho scritto i primi di marzo ed è tremendo avere la consapevolezza che.... mi aveva risposto il suo assassino. Che cosa orribile e disumana. Ho anche la chat con lo screnshot della sua risposta in cui scriveva che andava tutto bene ma che aveva deciso di fermarsi per un po'. Le ho scritto che se si sentiva di fare una pausa era giusto così e non ho insistito. Lei era agli inizi della carriera, ma già era un'attrice piuttosto quotata, era in ascesa come si suol dire". Sempre nell'intervista esclusiva su MOW, Franco Trentalance, aggiunge infatti: "mi sono stupito della risposta ma non preoccupato o insospettito perché, conoscendo bene lo stress e le pressioni che la società e alcune persone esercitano su chi fa liberamente questo tipo di scelta professionale, non mi è sembrato anomalo che avesse bisogno di un momento per sé. Quindi al momento non ho voluto pressarla o insistere con ulteriori messaggi. Come forma di rispetto per la sua scelta, lo ripeto: mai avrei sospettato che in realtà avevo scritto al suo assassino".
E infine, Franco Trentalance pone una riflessione, degna d'argomento: "Charlotte era una giovane donna di 26 anni, una mamma che amava il suo bambino, una ragazza gentile, sensibile ed emancipata che nonostante qualche fragilità era una donna libera. Serberò per sempre un bel ricordo di lei. L'unica magra consolazione, è che le autorità hanno incarcerato quell'essere immondo del suo assassino che non ha avuto alcun rispetto di lei, nemmeno dopo averne reciso la vita. Spero che non finisca come spesso avviene in Italia, con un parziale perdono. Mi auguro davvero che non si ripetano mai più cose del genere, e che l'omicida di Carol paghi realmente per tutte le sue gravi e disumane responsabilità".