Carlo Verdone, il primo incontro con Alberto Sordi: "Ero piccolo e scappai via"

Carlo Verdone per la Festa del Papà ricorda suo padre Mario e il suo grande maestro di cinema, l'attore Alberto Sordi, con cui girò due film.

Carlo Verdone ha condiviso su Facebook un ricordo del padre Mario Verdone e di Alberto Sordi. L'attore racconta che incontrò Sordi all'età di cinque anni e rimase talmente terrorizzato e mortificato da scappare via.

Nel giorno della Festa del Papà 2020 Carlo Verdone ha condiviso su Facebook un ricordo del papà legato anche alla figura del suo padre cinematografico, l'attore Alberto Sordi. Mario Verdone è stato un grande critico cinematografico e il racconto dell'attore romano è legato alla mostra del cinema di Venezia del 1957. "Mio padre Mario a quell'epoca lavorava per la Mostra di Venezia. Ogni estate ci trasferivamo nella solita casa presa in affitto dai Signori Venturi in via Emo. Era bellissimo tutto: i canali, i vaporetti, la spiaggia dell'hotel Excelsior, i motoscafi Riva che portavano gli attori importanti al Lido. Conoscevo tutti i nomi dei vaporetti e motonavi: Concordia, Altino, Murano, etc...".

Carlo Verdone: "Mio padre mi bocciò all'esame di cinema"

Tra le numerose celebrità che erano presenti al Lido quell'anni c'era anche Alberto Sordi con il quale 25 anni dopo avrebbe condiviso il set di In viaggio con papà "Non capivo molto di cinema ma sapevo che alcuni attori erano come divinità. Li vedevo fotografati con il flash tutte le volte che scendevano in spiaggia. Un giorno mia madre mi disse 'Carletto, c'è un grande attore si chiama Alberto Sordi. Prendi questa penna e fatti fare un autografo su un foglio'. Mi misi in fila educatamente, e finalmente mi trovai Sordi davanti: 'Mi scusi signor Sordi, mi farebbe un autografo?'.
La reazione di Sordi sconvolse il piccolo Carlo Verdone "Sordi mi guardò per qualche istante e con cattiveria mi disse: 'A te non te lo faccio. Perché sei russo'. Io paonazzo: Veramente sono di Roma." "Non ce credo. Ci hai la faccia da russo". Scappai via per il disagio. Sordi urlò :'N'do vai? Vie' qui... Scherzavo'. Ma ormai ero tornato sotto l'ombrellone. E di quel Sordi e del cinema avevo deciso che non me ne poteva importare un fico secco. E mi feci l'idea che gli attori erano una categoria di gente cretina e antipatica con i bambini. Anzi facevano pure paura".

Il post si conclude con una toccante dedica al papà Mario: "Comunque questa foto logorata dal tempo mi emoziona, mi piace vedere che mio padre mi abbraccia protettivo. Lui che il padre, morto in trincea sul San Gabriele, non lo conobbe mai. Mio papà nato nelle più atroci difficoltà economiche è stato il più grande esempio nella mia vita. Grande uomo e gran signore".