Durante la conferenza stampa di Killers Of The Flower Moon che si tenuta poche ore fa presso il Festival di Cannes 2023, Robert De Niro è tornato a criticare l'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Oltre alla star, sul palco erano presenti anche il regista Martin Scorsese, Leonardo DiCaprio, Lily Gladstone e Standing Bear, il capo della tribù Osage.
Durante la conferenza, De Niro ha tracciato un parallelo tra gli eventi rappresentati nel film, che mette in evidenza le atrocità avvenute nella ricca nazione Osage negli anni '20, e la tragica morte di George Floyd, che ha avuto luogo durante la presidenza di Donald Trump. L'attore premio Oscar, che in passato ha spesso criticato Trump, ha riflettuto sulla complessità del suo personaggio, William Hale, che sembra essere un amico di coloro che intorno ma che in realtà si rivela essere il loro peggior nemico nemico.
De Niro si è posto delle domande a proposito delle motivazioni che spingono le persone a tradire, sottolineando l'importanza di comprendere la "banalità del male" e il razzismo sistemico della società. Parlando dei temi del film, l'attore non ha potuto fare a meno di rivolgere le sue critiche a Trump, definendolo più volte come uno "stupido".
Robert De Niro ha anche sottolineato la necessità di essere consapevoli di tali pericoli e ha evidenziato che ci sono ancora individui che credono nella capacità di Trump di governare in modo efficace: "Accade lo stesso ancora oggi, sappiamo tutti di cosa sto parlando, ma ci sono persone che pensano che quello stupido possa fare un buon lavoro come presidente".