Cannes 2019, Alain Delon sulle polemiche: "La mia carriera è incontestabile"

La sua Palma d'onore a Cannes 2019 sta creando malumori e, dalle colonne de Le Figaro, Alain Delon ha finalmente risposto alle polemiche.

Il 19 maggio Alain Delon, a Cannes 2019, riceverà una Palma d'oro alla carriera ma la cosa non sta piacendo affatto ad associazioni di femministe in giro per il mondo. Così oggi è stato lo stesso divo francese a prendere la parola, rispondendo alla polemiche che hanno messo in difficoltà la stessa organizzazione del Festival.

"Cosa volete che dica? Mi si può amare o mi si può odiare ma non si può contestare la mia carriera": questo è quello che Alain Delon ha dichiarato a Le Figaro rispetto alle polemica circa la sua premiazione. "Non capisco cosa sia questo polverone. Ho l'impressione che l'iniziatrice di tutto cerchi solo un po' di notorietà. Chi è lei? E perchè proprio ora?".

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Alain Delon in Frank Costello Faccia d'angelo
Alain Delon in Frank Costello Faccia d'angelo

Chi ha seguito la vicenda saprà quello che è successo: Melissa Silverstein, fondatrice dell'associazione Women and Hollywood, ha lanciato una vera e propria protesta sui social per manifestare il proprio dissenso verso la decisione del Festival di premiare l'attore. All'indomani dell'annuncio, la Silverstein aveva pubblicato su Twitter una nota in cui dichiarava: "Women and Hollywood è profondamente delusa per il fatto che Cannes abbia deciso di onorare Alain Delon con una palma d'oro onoraria. Il signor Delon ha pubblicamente ammesso di aver schiaffeggiato le donne. Si è schierato a favore del Front National che è razzista e antisemita. Ha affermato che i gay vanno contro la natura. Il Festival di Cannes si impegna da sempre per promuovere la diversità e l'inclusione, ma onorando il signor Delon si stanno in realtà onorando dei valori aberranti".

Alain Delon in una scena del film Asterix alle Olimpiadi
Alain Delon in una scena del film Asterix alle Olimpiadi

Alle femministe americane si sono aggiunte anche le francesi dell'associazione Osez le fèminisme! che hanno riportato a galla vecchie interviste e dichiarazioni dell'attore, come l'intervento su France 2 in cui, parlando di vecchi aneddoti, Alain Delon aveva esclamato: "Dare uno schiaffo è da macho? Sì? Allora devo essere stato un macho!". Osez le fèminisme! ha anche ricordato le rivelazioni del figlio Alain-Fabien circa il carattere violento del padre in casa, ma, a onor di cronaca, sono frasi che non hanno mai trovato riscontri in effettive denunce.

Il Festival, dal canto suo, ha risposto che non intende indietreggiare sul premio, ribadendo che è una Palma d'oro alla carriera di Delon e non alla sua vita privata o alle sue dichiarazioni: "Onorare Alain Delon è giusto perché è un attore leggendario ed è parte della storia stessa del Festival. L'abbiamo fatto per Clint Eastwood, Woody Allen e Agnès Varda. Dopo averlo fatto con Jean-Paul Belmondo e Jean Pierre Léaud, ci è sembrato sacrosanto celebrare Alain Delon perchè è un attore iconico".