Chloë Sevigny, ospite degli incontri organizzati da Variety al Festival di Cannes, ha rivelato che ben tre importanti registi hanno avuto un comportamento poco professionale, al limite delle molestie sessuali, durante delle audizioni per ruoli che poi non ha ottenuto.
L'attrice ha raccontato: "Ho avuto la conversazione 'Che programmi hai dopo questa audizione?'. E anche 'Vuoi andare a fare shopping, provare dei vestiti e posso comprarti qualcosa'. Come se semplicemente si superasse il confine".
Un altro filmmaker le ha invece detto: "Dovresti mostrare di più il tuo corpo. Non dovresti aspettare di essere più vecchia, come certe attrici che si sono da poco spogliate in un film, dovresti essere nuda sullo schermo ora".
Chloe non ha poi recitato nei progetti per cui aveva fatto l'audizione e ha sottolineato che altre attrici emergenti potrebbero aver preso altre decisioni: "Se sei giovane ed impressionabile e vuoi davvero la parte, potrebbe essere una sensazione in grado di tentarti, ma spero non sia successo".
L'attrice ha però ammesso che è difficile dare una definizione precisa di questi comportamenti poco corretti: "Li considererei parte di Hollywood. Erano molestie sessuali? E' un confine molto sottile".
La star, che ha da poco diretto il film Kitty, ha inoltre sottolineato che c'è un diverso comportamento anche quando dietro la macchina da presa è di sesso femminile: "Quando le donne sul set sono un po' emotive, o piene di passione, vengono etichettate come isteriche o pazze ed è difficile che vengano assunte di nuovo. Il doppio standard del regista uomo che è selvaggio, pazzo e folle è molto diffuso. Dobbiamo permettere alle donne di agire ed essere semplicemente se stesse".
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