Bryan Singer, dopo le accuse di molestie sessuali e il licenziamento da parte dei produttori di Bohemian Rhapsody, è tornato alla regia.
Secondo quanto rivelato dalle fonti di Variety, l'artista ha girato un nuovo film, che sembra stia per ottenere una distribuzione, in Grecia nel 2023.
Il ritorno sul set di Singer
Il nuovo lungometraggio realizzato da Bryan Singer sembra racconti la storia di un padre e figlio, portando sul grande schermo il racconto di un architetto alla ricerca di redenzione.
Il protagonista è l'attore Jon Voight e nel progetto sembra sia coinvolto anche Yariv Horovoitz (Rock the Kasbah).

Una fonte vicina alla produzione, che ha visto il montaggio definitivo del film, sostiene che si tratti di un'opera 'realmente ben fatta con il potenziale di essere protagonista durante la stagione dei premi', tuttavia la tematica al centro della trama potrebbe suscitare qualche polemica. L'ambientazione alla fine degli anni '70-inizi degli anni '80, durante l'occupazione del Libano da parte di Israele, potrebbe infatti dividere le opinioni del pubblico e della critica.
Le accuse rivolte al regista
Bryan Singer si è imposto all'attenzione degli appassionati di cinema grazie a I soliti sospetti e ai film dedicati alle avventure degli X-Men.
Nel corso degli anni, fin dal 1997, il regista è stato accusato di molestie sessuali anche da parte di minorenni. Nel 2019, inoltre, un articolo pubblicato da Atlantic ha dato voce alle testimonianze delle presunte vittime, con conseguenze catastrofiche sulla carriera del filmmaker che, più volte, si è proclamato innocente.
20th Century Fox, inoltre, aveva licenziato Singer togliendogli la regia di Bohemian Rhapsody durante le riprese a causa di alcune assenze e numerosi problemi sul set, di cui aveva parlato anche il protagonista Rami Malek.