Bono degli U2 a Che Tempo Che Fa attacca Putin "È un bullo che sta bullizzando un'intera Nazione" (VIDEO)

Bono ospite di Fabio Fazio ha attaccato Putin: il frontman degli Un ha definito il presidente russo un bullo

Bono degli U2 a Che Tempo Che Fa  attacca Putin 'È un bullo che sta bullizzando un'intera Nazione' (VIDEO)

Bono è stato l'ospite della puntata del 27 novembre di Che Tempo Che Fa: il frontman degli U2 ha attaccato il presidente russo Putin definendo un bullo. Il cantante irlandese ha parlato anche della sua operazione al cuore e del dolore per la scomparsa della madre

Bono è stato l'ospite speciale di Che Tempo Che Fa, il cantante è Fazio si conoscono da tempo, gli U2 sono stati sul palco di Sanremo 2000, il secondo condotto da Fabio. Il frontman dello storico gruppo irlandese ha parlato del suo rapporto con il nostro paese: "Essere qui in Italia stasera mi fa sentire come a casa mia, è una cosa che ho sempre provato. Mi fa molto piacere essere qui e non do per scontato che mi facciano un tifo del genere con così tanto calore dopo tu questi anni insieme". Bono è in tour per presentare la sua prima autobiografia, Surrender - 40 canzoni, una storia.

Da quando è scoppiata la guerra in Ucraina, Bono non ha mai mancato di far sentire la sua voce contro l'invasore. Anche da Fabio Fazio, Bono ha parlato del presidente russo: "Sai cosa non piace agli italiani e cosa non piace a me? I bulli. Putin è di fatto un bullo e sta bullizzando un'intera Nazione, i suoi obiettivi sono le donne e i bambini, questi quartieri popolari; la tua ospite precedente, la Presidente del Parlamento Europeo (Roberta Metsola) ha detto che l'Italia porterà adesso forza, generatori, energia agli ucraini, questa è l'Italia e io ci credo che lo farete. Gli ucraini credono forse nella libertà più di noi e la libertà è semplicemente una cosa che per me è tutto. Vedi Putin e il suo amico bielorusso Lukashenko, questi vecchi, grigi, noiosi, che sono degli assassini... la libertà è più sexy di tutta questa roba, non perdete la libertà, è la parola più bella al mondo, che vi lega di più!", l'intera intervista si può vedere su Raiplay.

Bono ha affrontato anche i suoi problemi di salute, il cantante ha subito un'operazione al cuore: "Molti anni fa mi dissero, in particolare un dottore, che avevo un cuore eccentrico e io ho detto al medico che avrei potuto pensare che mi stesse dando una diagnosi ha detto il cantante - Solo più tardi mi sono reso conto che quella era davvero una diagnosi e una situazione difficile.Ho dovuto sottopormi a un intervento chirurgico. Aprendomi il torace sono riusciti ad arrivare al cuore e hanno trovato che ero molto vicino ad avere un problema serio, che mi avrebbe catapultato nella tomba. Molti hanno dovuto sopportare ben peggio e oggi sono qui e mi sento benissimo. Sono pronto al futuro a quello che verrà".

L'artista irlandese, subito dopo l'operazione, ha avuto problemi di fiato che lo hanno mandato nel panico: "Il regalo che mi hanno fatto è stato molto più semplice: l'aria da respirare. Io ero un cantante con aspirazioni da tenore e dovevo avere dei buoni polmoni. Quando mi sono reso conto di aver perso un po' di questo potenziale polmonare dopo l'intervento chirurgico, sono andato nel panico. Non è stato tanto l'intervento chirurgico, ma il cercare aria e non trovarla. Questo mi ha spaventato a morte", ha spiegato Bono a Fabio Fazio

"È una ferita che si è spalancata e mi ha dato emozioni con la musica. L'ultima volta che la vidi fu al funerale di suo padre: mentre la bara stava per essere calata nella terra, le venne un aneurisma e svenne - ha detto Bono ricordando la scomparsa prematura della madre - Quindi mio padre e mio fratello la portarono in ospedale dove purtroppo morì. Io mi sono sentito totalmente inutile, ho pregato. Mio padre per riuscire ad accettare la sua morte decise di non pronunciare più il suo nome. Quindi ho pochissimi ricordi di mia madre, così anche per mio fratello maggiore. È un modo molto strano per cercare di farsi passare il lutto. Far finta che non ci sia, non citare mai il nome della causa di questo lutto. Quando ho scritto il libro, ho scritto il modo per ritrovarla, per ritrovare i miei ricordi. Ho trovato dei ricordi meravigliosi, quando lei sorrideva, rideva tantissimo e la cosa mi piaceva da morire".

Non poteva mancare la parentesi sulle sue attività umanitarie, Bono ha ringraziato il nostro paese per il contributo dato in questo campo: "Mi ringraziano tantissimo ma l'Italia è stata estremamente generosa, quindi devo ringraziare tutti quelli che hanno aiutato; certo, io ho dato il mio contributo ma sono le persone normali, attraverso le tasse, il sostegno dato al Governo, non hanno mai la possibilità di essere ringraziati, allora lo voglio dire io: grazie a nome di tutti quelli che sono stati aiutati. Per esempio, combattere contro l'HIV, ora ci sono oltre 30 milioni di persone che riescono ad avere gli antivirali e sono in terapia, grazie, e lo possono avere gratuitamente perché noi, nel mondo libero, abbiamo deciso di farlo. Siamo riusciti in due modi: in una campagna abbiamo detto che non bisogna essere d'accordo con qualcuno su tutto, basta essere d'accordo su una cosa, così ho cercato di aprire con la Destra, con la Sinistra, con tutti, io sono forse più radicale, anche se mi sono ritrovato al Centro... C'è bisogno di ascoltarsi, attualmente ci sono troppe urla al mondo, la gente urla troppo. Io stesso penso abbia bisogno di ascoltare di più, sono un irlandese fatto e finito con bocca troppo larga, ho bisogno di ascoltare di più anche le persone che non ci piacciono, con le quali siamo in disaccordo. Papa Francesco parla della cultura dell'incontro, cioè andare a trovare le persone dove stanno... Uno dei modi in cui siamo riusciti a fare in modo che l'America combattesse contro l'HIV... uno dei primi partner è stato proprio un italiano, Armani, adesso abbiamo la Fiat 500, insomma, grazie, grazie agli italiani e alla brillantezza dell'innovazione dell'industria italiana. La 500 è sexyssima, l'hai vista?". Fonte Andrea Grandi - MONGINI COMUNICAZIONE.