Cos'è che fa girare il mondo? Ma il sesso, ovviamente. A provare la teoria non sono solo degli studi sociologici piuttosto asettici ma la quotidianità, nonché tutto ciò che riesce ad attrarre l'attenzione e l'interesse dell'uomo. Di sesso se ne parla sempre più, c'è chi lo demonizza, chi lo esalta e chi lo ha utilizzato per raccontare in una storica serie della HBO le donne egli uomini moderni. Ed il sesso è alla base anche di Masters of Sex, l'attesa serie americana presentata oggi in esclusiva al Biografilm in attesa che Sky Atlantic mandi in onda la prima puntata il 9 giugno. Con due nomination ai Golden Globe, un Critics Choice Television Award e un American Film Institute Award, questo show sta catalizzando l'attenzione di critica e spettatori regalando al canale Showtime un altro successo dopo Homeland e Dexter. Per il New York Magazine si tratta di uno show disinvolto e intelligente che migliora sempre di più con l'evolversi della storia, mentre il Time lo considera un ritratto coinvolgente della storia del femminismo e dell'evoluzione della cultura americana.
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Ma, esattamente, da cosa nasce tutto questo apprezzamento? La storia è ispirata al romanzo biografico di Thomas Maier, Masters of Sex: The Life and Times of William Masters and Virginia Johnson e si addentra nello studio sulla sessualità portato Avanti da Masters, interpretato da Michael Sheen, e dalla sua assistente con il volto di Lizzy Caplan. Siamo nei pudici anni Cinquanta ed è evidente che si tratta di un'attività quasi pioneristica con cui vennero demoliti molti falsi miti radicati nella cultura occidentale. Da quel momento il sesso venne mostrato da un punto di vista scientifico e non solamente come la sfera privata della vita rigorosamente coniugale. Nella serie tutto questo è raccontato utilizzando dramma ed ironia per interrogarsi sull'universo delle relazioni umane con una attenzione particolare alla condizione femminile. La serie è stata confermata per una seconda stagione attualmente in lavorazione.