Andrew Garfield ha dichiarato che gli spettatori dovrebbero sentirsi liberi di esprimere le proprie emozioni quando vedono un film in sala, senza sentire la necessità di chiedere scusa alle altre persone presenti o sentirsi in colpa.
L'attore, parlando delle reazioni a We Live in Time, ha spiegato a un giornalista di The Guardian che quello che gli ha raccontato recentemente una fan lo ha fatto riflettere.
Garfield a favore delle emozioni in sala
Nell'intervista, Andrew Garfield ha spiegato parlando di We live in Time - Tutto il tempo che abbiamo che una donna gli ha rivelato di aver pianto così tanto durante la visione del film da sentirsi obbligata a chiedere scusa a tutte le persone che erano accanto a lei. L'attore ha sostenuto che è un vero peccato che si provi quella sensazione ed è un atteggiamento che ha notato soprattutto nel Regno Unito.
Andrew ha ribadito: "Il fatto che qualcuno si senta in dovere di chiedere scusa penso che dimostri una cosa legata alla cultura che abbiamo, particolarmente nel Regno Unito, in cui esprimere apertamente delle emozioni viene considerato in qualche modo inappropriato o qualcosa di cui vergognarsi".
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Un film in grado di emozionare
We Live in Time, che vede Garfield protagonista accanto a Florence Pugh, racconta una storia, mostrando vari momenti ambientati in periodi diversi della vita dei protagonisti, particolarmente emozionante in cui si racconta quello che accade quando una donna scopre di avere un cancro.
In precedenza il regista John Crowley aveva parlato della reazione del pubblico sottolineando: "Ci sono state delle persone che mi hanno detto: 'Non vedo l'ora di rivederlo da solo e poter piangere senza dovermi controllare'. Il film è piuttosto emozionante".