Amleto - La serie è la prima social serie pensata per essere narrata sui social, su Facebook, che diventa melieu per la sperimentazione di un nuovo format drammaturgico in grado di declinare Cinema, Teatro e Letteratura nel linguaggio dei social network.
Nato dall'incontro di Emma Campili e Donatella Furino e realizzato da Indacos, produzione napoletana giovane e indipendente, Amleto - La serie è un ponte che unisce il web e l'arte (cinema, teatro e letteratura), con un cast di attori scelti in base "alle scuole" di provenienza. Amleto, testo da sempre soggetto a sperimentazione, si trasforma in una narrazione social capace di prestarsi incredibilmente al racconto per post, immagini e video in cui sarà "spacchettata" sia la storia originale, che la puntata integrale.
Facebook diventa, quindi, contemporaneamente genere letterario all'interno del quale si muove Amleto e stage digitale per farci seguire la prima social serie dedicata al principe di Danimarca. Selezionato da alcuni dei più importanti web festival internazionali tra cui il Sicily Web Fest e il Tuscany web Fest - dove vince due premi, Miglior progetto cinematografico e Miglior attrice protagonista a Donatella Furino - Amleto - La serie guarda al mondo del web come canale e forma di distribuzione di un nuovo modo possibile di fare e intendere l'arte.
Immaginando Facebook come luogo fisico in cui prendono forma i maggiori linguaggi dell'arte, fotografia, cinema (nella sua accezione più contemporanea di videomaking) e letteratura, la sfida di questo format inedito sta nel fornire un modello per un nuovo genere artistico che unisca e superi queste forme classiche mettendole al servizio dei nuovi modelli di comunicazione, dei nuovi tempi di fruizione, del nuovo modo di intendere e recepire i contenuti.
Come cambierebbe il nostro modo di relazionarci ai social, se un film o un libro corrispondessero ad un anno di contenuti postati, prendendo per buone le regole spazio-temporali non più della sceneggiatura o del romanzo, ma proprio di Facebook? Ecco come nasce questo esperimento: Amleto diventa la stagione zero di un nuovo format. La storia del principe shakespeariano, rispettando fedelmente il testo originale, è raccontata utilizzando tutte le forme nate dai social network, passando anche per gif, emoticon, loop-video nell'intento di vedere che succede a rendere veramente attuale il tempo del racconto, dove 'tempo' non è solo l'epoca in cui si svolge il racconto, ma tempo è "i tempi con cui e in cui si snoda e si svolge un racconto".
Nelle note di regia, si legge il motivo per cui i creatori della serie hanno deciso che il loro Amleto sarebbe stato una donna:
"In questa social serie Amleto è interpretato da una donna, che, però, è vestita di tutto punto come un uomo. Il fatto che il nostro Principe di Danimarca sia maschio o femmina è per noi relativo, ancor più se è vero che fino al Seicento gli uomini recitavano le parti femminili senza che questo togliesse potenza al racconto o alla parola. Amleto supera il genere, è uomo che si fa creatura, che diventa essere. Non è l'artista, né il filosofo, è forse il genio, seppure questo aspetto solitamente esce poco fuori nelle varie interpretazioni che ne sono state fatte. Amleto è il maschile e il femminile messi uno a servizio dell'altro e questo fa sicuramente sì, da un lato puramente tecnico e se vogliamo anche umano, che sia molto più facile nel doverlo interpretare arrivarci direttamente attraverso il femminile e non viceversa."