Amici per la pelle, in onda stasera in prima serata su Rai 1, racconta la storia vera di Filippo Laganà. Al giovane attore fu diagnosticato il morbo di Wilson che lo costrinse al trapianto del fegato quando aveva solo 25 anni. Ecco quello che successe in quei giorni.
Chi è Filippo Laganà
Filippo Laganà nasce il 15 ottobre 1994 a Roma, ha una grande passione per la gastronomia e ha l'obiettivo di diventare uno chef. Una brutta allergia alle mani lo costringe a rinunciare al mestiere di cuoco. Filippo decide di seguire la vocazione paterna, si concentra così sulla recitazione, frequentando corsi e laboratori di recitazione, tra cui l'Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini di Tosca e Massimo Venturiello. Arrivano i primi debutti a teatro e al cinema dove lo vediamo in Miami Beach di Carlo Vanzina. Sul piccolo schermo ha fatto parte del cast de Il paradiso delle signore.
La Diagnosi e l'operazione
Nel 2019, durante un viaggio a New York, inizia a percepire alcuni sintomi preoccupanti come un addome sempre più ingrossato e una colorazione giallognola della pelle. Tornato in Italia, viene immediatamente ricoverato in ospedale dove gli viene diagnosticato il morbo di Wilson, una malattia che impedisce al corpo di eliminare correttamente il rame accumulandosi nel fegato, e quindi, necessita urgentemente di un trapianto di questo organo per sopravvivere.
Per tale motivo, Filippo Laganà è stato sottoposto a un trapianto d'organo d'urgenza, senza mai conoscere l'identità del donatore che gli ha salvato la vita. Inoltre, l'attore ha rivelato di essere stato coinvolto in una strana coincidenza, la madre del medico che lo ha operato era stata salvata in passato dal nonno di Filippo, che è stato un chirurgo molto importante. In questo elenco di circostanze, il sostegno della famiglia di Filippo è stato cruciale per aiutarlo a superare la situazione con coraggio e perseveranza.
Cosa è il morbo di Wilson
Il morbo di Wilson è una rara malattia genetica ereditaria che porta all'accumulo di rame nel corpo. Questo accumulo può causare danni al fegato, al cervello e ad altri organi. I sintomi della malattia possono includere ittero, problemi di memoria, disturbi del movimento e insufficienza epatica. La diagnosi viene solitamente fatta tramite test del sangue e biopsie del fegato. Il morbo di Wilson può essere trattato con farmaci chiamati chelanti del rame, che aiutano a rimuovere l'eccesso di rame dal corpo. In alcuni casi, possono anche essere necessari trapianti di fegato. La diagnosi precoce e il trattamento tempestivo possono aiutare a prevenire o rallentare i danni associati al morbo di Wilson.
Il racconto di Filippo Laganà
Intervistato da Serena Bortone a Oggi è un altro giorno ha raccontato: "Gli organi interni erano andati in pappa e l'unico tentativo che si poteva fare era un trapianto. Non era proprio una passeggiata, ma non ho avuto paura. Non ho mai avuto paura. Dopo, ho avuto paura. Tre, quattro mesi fa mi sono reso conto di che cosa ho superato. Mio nonno, che è stato un chirurgo molto importante, ha salvato la vita alla mamma del medico che mi ha effettuato il trapianto di fegato".