Agnes Varda, regista belga maestra della Nouvelle Vague francese, è morta all'età di 90 anni. A dare l'annuncio sono stati i familiari - attraverso un comunicato inviato a The Hollywood Reporter - che l'hanno assistita negli ultimi giorni nella sua breve battaglia contro il cancro. Avrebbe compiuto 91 anni il 30 maggio.
Prima donna a ricevere nello stesso anno l'Oscar alla carriera e una candidatura agli Academy Awards - per il documentario Visages Villages - Agnès Varda aveva saputo imporre fin da giovanissima la propria visione del mondo e del cinema nella corrente della Nouvelle Vague francese, al fianco dei grandi nomi come Truffaut e Godard. Nata a Ixelles, in Belgio nel 1928, Agnes Varda era stata prima fotografa per il Théatre National Populaire di Jean Vilar. L'esordio nel mondo del cinema è datato 1954 con il film La Pointe-Courte, un mediometraggio in cui la regista aveva lavorato al fianco di Alain Resnais e di Philippe Noiret. La prima vera regista femminista, come è stata definita dalla critica, ha incantato per anni le platee di tutto il mondo con film come Cleo dalle 5 alle 7, Il verde prato dell'amore, Senza tetto nè legge, opere intimiste attraverso le quali ha scandagliato tutte le sfumature dell'animo femminile.
Sposata fino al 1990 con il regista Jacqus Demy, Agnes Varda, alla sua morte, ha dedicato alla memoria del marito una trilogia composta da un film di finzione - Garage Demy - e due documentari - Les demoiselles ont eu 25 ans eL'univers de Jacques Demy. Il suo penultimo lavoro, Visages Villages, è datato 2017 e l'ha portata in viaggio attraverso la provincia francese, accompagnata dal fotografo e street artist JR, per raccontare le storie più vere e quotidiane della gente: protagonisti sono stati camerieri, operai, un clochard, un'allevatrice... L'ultima edizione del Festival di Berlino ha ospitato la sua ultima fatica, Varda par Agnès - Causerie, ancora un documentario che racconta, questa volta, la vita straordinaria di Agnes Varda.