Dopo Ian Fleming e Roald Dahl, tocca ad Agatha Christie essere epurata di tutto ciò che potrebbe offendere la sensibilità dei lettori moderni. Secondo il Daily Telegraph, i classici immortali della creatrice di Miss Marple ed Hercule Poirot verranno ripubblicati emendati delle parti razziste o offensive, a quanto pare alcuni passaggi originali saranno modificati o rimossi dall'editore Harper Collins.
Il Daily Telegraph afferma che le versioni digitali delle nuove edizioni dei libri scritti tra il 1920 e il 1976 (l'anno della morte di Agatha Christie) includono testi privati di "descrizioni, insulti o riferimenti all'etnia, in particolare per i personaggi che i protagonisti dei romanzi incontrano al di fuori del Regno Unito".
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Ad esempio, nel libro Assassinio sul Nilo - pubblicato nel 1937 e recentemente riadattato per il grande schermo da Kenneth Branagh - sarebbero stati rimossi i riferimenti al "popolo nubiano", così come diversi riferimenti al fisico di personaggi non britannici. La parola "locale" sostituisce "nativo".
Una battuta nel romanzo d'esordio di Christie, The Mysterious Affair at Styles, in cui Hercule Poirot commenta asserendo un personaggio è "un ebreo", è sparita. E anche la narrazione e le sezioni di dialogo pronunciate da personaggi antipatici sarebbero state tagliate, secondo il giornale.
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Queste modifiche arrivano dopo un simile trattamento recente dei libri di Roald Dahl e Ian Fleming, il creatore di James Bond. Sul web tornano a sollevarsi le proteste dei lettori esplose per la prima volta a febbraio, quando l'editore Puffin ha annunciato che avrebbe rimosso le parole ritenute offensive dai libri per bambini di Roald Dahl. L'editore ha poi confermato che avrebbe pubblicato i libri in due versioni: una modificata e una invariata.