Ci lascia una delle attrici più rappresentative dell'aspetto più "pop" del cinema americano: Esther Williams, la sirena di Hollywood, ex-campionessa di nuoto che poi divenne celebre per i suoi film a tema acquatico - coloratissimi e scintillanti, in piena epoca Technicolor - in cui fu dato spazio alle sue straordinarie qualità sportive, con numeri strabilianti, e soprattutto ad un corpo perfetto.
La Williams seguì le orme di un'altra campionessa, la sciatrice Sonja Henie, e diventò una delle attrici più popolari del periodo, garanzia sicura di incassi. I suoi film avevano tutti la stessa struttura - un po' di commedia, un plot esile, una storia d'amore, tanta musica e canzoni, e ovviamente l'acqua - ed ebbero successo fino alla metà degli anni Cinquanta. Successivamente la Williams provò a mettersi in gioco come attrice in altro genere di pellicole, ma non ebbe altrettanto successo. Dopo il matrimonio con Fernando Lamas - che aveva conosciuto sul set - la Williams decise di ritirarsi dal mondo dalla vita pubblica. Molti anni dopo, parlando di Lamas, raccontò che "un bellissimo ragazzo mi aveva chiesta di sposarlo e di restare a casa: la cosa più logica per un uomo latino. E a me piaceva essere una moglie latina, perchè si viene trattati con riguardo, è un sacrificio che viene ripagato con devozione."
Dopo la scomparsa di Lamas - che fu il suo terzo marito - la Williams tornò sotto i riflettori con un ruolo da commentatrice dei Giochi Olimpici di Los Angeles, nel 1984, poi con un video nel quale insegnava il nuoto ai bambini, e una linea di costumi da bagno. "Sono stata una donna fortunata" - disse all'epoca la Williams, che tra l'altro durante la Seconda Guerra Mondiale era stata una delle pin up più amate dai soldati americani - "ho avuto tre carriere entusiasmanti: prima il nuoto agonistico e le vittorie, poi il cinema, e infine quella di moglie."