Ci lascia lo scrittore, sceneggiatore e regista Alberto Bevilacqua, autore di film e romanzi come La califfa, La donna delle meraviglie e GialloParma, per citare solo alcune delle sue opere. Bevilacqua era malato da tempo e agli inizi di quest'anno era stato ricoverato in una clinica privata per problemi cardiocircolatori. Un ricovero che aveva fatto notizia, nei mesi scorsi, perchè la compagna di Bevilacqua, l'ex attrice Michela Miti, aveva dichiarato che era tenuto "in ostaggio" dalla struttura, che non aveva permesso il trasferimento dello scrittore in un ospedale pubblico e nelle ultime ore ha presentato un esposto alla Procura di Roma per chiedere che sia fatta chiarezza sulle dinamiche della morte di Bevilacqua e sulla degenza trascorsa in clinica.
Nato a Parma 79 anni fa, Bevilacqua ha iniziato a pubblicare i suoi primi scritti nel 1955, ma inizia ad affermarsi nel panorama letterario nostrano dieci anni dopo, con La califfa, Questa specie d'amore e L'occhio del gatto. Nel corso degli anni Bevilacqua ha ricevuto diversi riconoscimenti letterari, ma ha anche firmato la sceneggiatura e la regia di diverse pellicole, spesso adattamenti dei suoi romanzi. Tra i temi ricorrenti negli ultimi lavori dello scrittore, quello della magia, o in generale della sensitività. Il romanzo Un cuore magico, ad esempio, era stato dedicato ad Gustavo Rol, mentre altri lavori - tra cui I sensi incantati e L'amore stregone - affronta tematiche vicine al soprannaturale.