Ci lascia Marina Ripa di Meana. Autrice de I miei primi quarant'anni, vivace libro di memorie in cui raccontava una vita avventurosa tra grandi amori, flirt, feste, avventure erotiche, vizi e (poche) virtù dei protagonisti del jet set capitolino e dei politici della Prima Repubblica, Marina Punturieri - poi diventata Marina Lante Della Rovere e poi ancora, in via definitiva, Marina Ripa di Meana - aveva 76 anni ed era malata da tempo.
Sono maestra nell'arte di far parlare di me, ma nella vita ci si può inventare tutto, tranne gli amori. lo non l'ho mai fatto. Verificate pure.
Al grande successo de I miei primi quarant'anni - che aveva ispirato l'omonimo film dei Vanzina, con una splendida Carol Alt nel ruolo della protagonista - seguì un altro libro, La più bella del reame e di altri libri, quasi tutti di memorie, che però non ebbero lo stesso impatto mediatico del primo. Nell'arco della sua esistenza, Marina ha collezionato diversi amanti, pochi mariti e tanti cognomi, tanti carlini e tanti piccoli scandali o episodi memorabili di cui si è parlato a lungo, come quella volta che lanciò una torta in faccia a Maurizio Costanzo in TV oppure della campagna ecologista contro le pellicce in cui appariva completamente nuda... fatta eccezione per un triangolo di "pelliccia naturale".
Dal suo matrimonio con Alessandro Lante della Rovere era nata Lucrezia Lante della Rovere, attrice di cinema e teatro. La stessa Marina aveva diretto un film, Cattive Ragazze e aveva partecipato ad uno dei film di Tomas Milian, Assassinio sul Tevere
Adoro stare nuda, se potessi, d'estate, vivrei nuda. Per tanti anni, quando ero giovane, non concepivo proprio di andare in giro vestita.