Il popolarissimo Ernest Borgnine, veterano di Hollywood, si è spento stamani all'età di 95 anni al Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles a causa di un blocco renale. Borgnine, nato il 24 gennaio 1917, è stato un volto noto del piccolo e grande schermo con all'attivo una lunga carriera iniziata nei primi anni '50. Figlio di immigrati italiani cresciuto in Connecticut, da principio decise di entrare in marina dove rimase per dieci anni, fino al 1945. Dopo un breve periodo in fabbrica si iscrisse alla Randall School of Drama di Hartford per poi recitare a lungo in teatro. Nel 1949 si fece notare recitando nella pièce Harvey, che segnò il suo debutto a Broadway, e nel 1951 decise di trasferirsi a Los Angeles per debuttare al cinema con The Whistle at Eaton Falls di Robert Siodmak. L'unico Oscar della sua ricca carriera riuscì a conquistarlo nel 1955 con la commedia Marty, vita di un timido, ma conquistò ruoli in molti classici degli anni '50 e '60, inclusi Da qui all'eternità, Alamo, Il mucchio selvaggio e Quella sporca dozzina.
Negli anni '70 - '80 e '90 continuò a lavorare senza sosta collezionando piccoli e grandi ruoli al cinema e in tv - divenne regular della serie Supercopter - fino a conquistare, nel 2011, il premio alla carriera tributatogli dalla Screen Actors Guild. La sua ultima fatica è The Man Who Shook the Hand of Vicente Fernandez, commedia western di Elia Petridis ultimata solo pochi mesi fa.