A Different Man, Sebastian Stan difese la sua co-star da un giornalista che usò il termine 'bestia'

Il prossimo interprete di Donald Trump nel biopic era intervenuto in difesa di un collega.

Sebastian Stan al Festival di Cannes

Nell'ultima settimana è tornato in auge un video risalente a febbraio del Festival di Berlino, in cui si vede Sebastian Stan criticare aspramente un giornalista per aver commentato la deformità facciale del suo co-protagonista nel film A Different Man, Adam Pearson.

Nel corso della conferenza stampa durante la Berlinale, un professionista della stampa ha rivolto una domanda all'attore utilizzando un termine riferito al collega che non è affatto a Stan che prontamente ha ripreso l'intervistatore.

Parole sbagliate

"Cosa pensi succeda dopo la trasformazione da quella che chiamano 'bestia' a quest'uomo perfetto?" ha domandato il giornalista. Sebastian Stan non ci ha pensato due volte e ha deciso rapidamente di rimproverarlo per la scelta delle parole.

"Credo che parte del motivo per cui il film è importante sia perché spesso non abbiamo nemmeno il vocabolario giusto. Penso che sia un po' più complesso di così. E ovviamente ci sono barriere linguistiche e altro ma sai, 'bestia' non è la parola giusta, credo". A Differente Man racconta la storia di un uomo di nome Edward (Sebastian Stan) ossessionato dal personaggio di Adam Pearson, Oswald, che interpreta Edward in una produzione teatrale della sua vita passata.

Adam Pearson è affetto da neurofibromatosi, una condizione caratterizzata dalla crescita di tumori benigni nel sistema nervoso, sia nel thriller psicologico con Stan sia nella vita reale. Sebastian Stan è stato molto critico nei confronti dei preconcetti del pubblico al riguardo.

"Non siamo davvero educati su come comprendere a fondo questa esperienza. Quindi non posso davvero parlare di questo. Una delle cose che amo del film è che offre un modo per guardarla da un'altra prospettiva" ha spiegato Sebastian Stan "Spero che, se puoi avere lo stesso punto di vista obiettivo guardando il film, allora forse riuscirai a smontare i preconcetti iniziali. E forse quelli non sono sempre quelli giusti".