Ci lascia Mino Damato, uno dei volti più noti del giornalismo italiano, oltre che conduttore televisivo e attivista per diverse cause umanitarie, soprattutto a favore dei bambini più sfortunati. Damato, il cui vero nome era Erasmo, era nato a Napoli nel 1937, e si è spento venerdì a Vicenza, ma la notizia della sua scomparsa è stata resa pubblica solo oggi, dai suoi familiari.
Dopo essere entrato in RAI nel 1968, Damato ha fatto parte della redazione del TG1, ma era stato anche conduttore di avvincenti programmi televisivi come Avventura, Viaggio tra le stelle ed Esplorando, tra i tanti, ma aveva anche guidato un contenitore popolare come Domenica In, per la stagione 1985-86, dando un taglio più giornalistico allo show domenicale di RaiUno. Fu proprio nel corso di questa edizione di Domenica In, che si rese protagonista di una celebre camminata su un tappeto di carboni ardenti, che successivamente sarà parodiata da Beppe Grillo e da Ezio Greggio, che lo soprannominò Mino D'Amianto.
Verso la seconda metà degli anni '90, lascia il piccolo schermo e si dedica prevalentemente alla Fondazione Bambini in Emergenza (con sede anche in Romania) di cui è fondatore, presidente e direttore operativo. La fondazione si occupa prevalentemente di bambini abbandonati sieropositivi o malati di AIDS, e proprio Damato adottò una bambina rumena sieropositiva, Andreia, che morì nel '96. Negli anni Zero, all'impegno umanitario, Damato ha affiancato anche l'attività politica.