Ci lascia uno dei volti più noti del giornalismo sportivo italiano: Maurizio Mosca si è spento la notte tra il 2 e il 3 aprile in uno ospedale della sua Pavia. Da tempo malato, Mosca avrebbe compiuto 70 anni a giugno. Dopo l'esordio sulla carta stampata, prima al La Notte e poi alla Gazzetta dello Sport, Mosca iniziò a lavorare prevalentemente in televisione e in radio, arrivando in seguito a condurre trasmissioni sue come Zitti e mosca e La Mosca al naso.
Mosca, che era figlio del giornalista e umorista Giovanni e fratello dello scrittore Paolo, era popolare soprattutto per il suo modo di porsi, ben lontano dal rigore asciutto di buona parte dei giornalisti: durante la sua carriera televisiva - che decollò dopo la brusca rottura con la Gazzetta e la carta stampata in genere - non esitava a dar voce ad opinioni controverse, spesso in maniera colorita, tra apparizioni in costume e previsioni calcistiche al pendolino. I più ricorderanno infatti una celebre incursione televisiva in grembiule da cucina o quelle più recenti, con toga da magistrato.
E' morto Maurizio Mosca
Il popolare giornalista sportivo si è spento in un ospedale di Pavia. Da tempo malato, Mosca era noto soprattutto per le sue apparizioni sopra le righe, alcune delle quali in costume, tra previsioni al pendolino e opinioni controverse.