Welcome To Dongmakgol è un film del 2005 diretto da Kwang-Hyun Park con Jeong Jae-yeong e Shin Ha-kyun. Durata: 133 min. Paese di produzione: Corea del Sud.
Durante la guerra di Corea truppe nord coreane e sud coreane, insieme a un soldato americano, si incontrano a Dongmakol, villaggio sperduto nelle campagne in cui regnano sovrani pace, buoni sentimenti e spirito di solidarietà.
Una fiaba nel bel mezzo dell'inferno Durante la guerra di Corea, un battaglione di soldati nordcoreani cade in un'imboscata alla quale sopravvivono solo il comandante Lee, il soldato Jang e il giovane Taeg-ki. I tre superstiti incontrano una ragazza di nome Yeo-il, che li conduce …
Date di uscita e riprese - Le riprese del film si sono svolte in Corea e Corea del Sud.
Specifiche tecniche - Girato in: 35 mm. Proiettato in: 35 mm (anamorfico). Rapporto immagine: 2,35 : 1. Colore: a colori. Formato audio: Dolby Digital. Lingua originale: coreano e inglese.
Attualmente Welcome To Dongmakgol ha ricevuto la seguente accoglienza dal pubblico:
I premi vinti da Welcome To Dongmakgol e le nomination:
Welcome To Dongmakgol è stato accolto dalla critica nel seguente modo: sull'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes il film ha ottenuto un punteggio medio del 88% sul 100% mentre su Imdb il pubblico lo ha votato con 7.6 su 10
Si è chiusa sabato 29 aprile, in un Teatro Nuovo come sempre gremito in ogni sua parte, l'ottava edizione del Far East Film Festival, grande rassegna dedicata al cinema orientale con sede a Udine.
L'esordio di Park Gwang-hyun ha vinto il Far East ed è stato un grande successo in patria: un risultato che premia l'afflato poetico e la grande carica emozionale che permeano il film, contemporaneamente credibile e fiabesco senza essere mai retorico.
Si è chiusa ieri, con la proiezione del blockbuster sudocoreano, l'ottava edizione del festival friulano: a sorpresa il premio del pubblico è andato proprio alla pellicola di chiusura.
L'anteprima dei Welcome To Dongmakgol chiuderà domani l'ottava, ricchissima edizione del Far East Film. E i direttori lanciano un appello