Tre ciotole 2025

Trama del film Tre ciotole

Dramma dagli aspetti psicologici, il film è la rappresentazione di una crisi esistenziale che parte dalla fine di una lunga storia d'amore. La vicenda è incentrata su Marta e Antonio, una coppia che si lascia dopo un banale litigio, portando alla dissoluzione del loro rapporto senza una motivazione reale. Questo evento getta Marta in una profonda crisi, spirituale ma anche fisica perchè perde completamente l'appetito. Inizialmente è convita che si tratti di un disturbo alimentare ma la realtà è ben diversa: la sua incapacità di provare appetito, di nutrirsi è la manifestazione fisica delle sue emozioni, un vortice di dolore intenso che la travolge, lasciando con un "vuoto" dentro che lei semplicemente non riesce a riempire perchè non riesce più ad "assaporare" nulla. Marta non riesce a processare il trauma del distacco e la sua nuova esistenza solitaria e questo le impedisce di sbloccarsi da questa palude di inappetenza. Tuttavia quando Marta si rende conto che questo suo problema con il cibo non è soltanto un sintomo psicosomatico, comincia a vedere le cose in una prospettiva diversa.

Anche Antonio si trova improvvisamente alla deriva, piagato dalla solitudine e dall'incertezza. Paradossalmente si trova gli antipodi perchè lavora come chef e riversa tutta la sua frustrazione, dolore e insicurezza sul lavoro. E' uno chef in ascesa e il miasma interiore che sta provando dopo la chiusura della sua storia con Marta viene trasformato in creazioni culinarie sempre più elaborate e perfette. L'opera riflette sulla fragilità dei legami e sulla natura del dolore, del "lutto" che proviamo quando un amore finisce, ma anche sulla riscoperta di se' stessi e sul coraggio di cambiare pagina e intraprendere un nuovo percorso di crescita personale.

Tre ciotole in sintesi

Diretto da Isabel Coixet che ha anche scritto la sceneggiatura assieme a Enrico Audenino, Tre ciotole è basato sull'omonimo libro di Michela Murgia che ha venduto oltre 200.000 copie. La regista spagnola è una delle voci più sensibili del cinema europeo contemporaneo, ed è stata scelta per la sua capacità di raccontare l'amore e le sue diverse forme con grande intensità. In particolare questo adattamento cinematografico si concentra su un percorso di crisi e rinascita, esplorando il dolore e la trasformazione personale.

Le differenze tra il romanzo di Michela Murgia e il film di Isabel Coixet sono significative e risiedono principalmente nella struttura narrativa e nel modo in cui la storia viene presentata al pubblico. Il libro non ha una trama lineare, è una raccolta di dieci racconti, ciascuno con un protagonista diverso che si trova in un momento di perdita o di dolore. Per la trasposizione cinematografica è stata invece creata una trama unificata con una progressione narrativa più classica, che si concentra principalmente su una coppia.

La regista, parlando della sfida di adattare l'opera di Michela Murgia, ha detto: "È un film che parla di cose importanti in maniera lieve, senza gridare. Ho cercato di essere fedele all'anima e alla sua delicatezza, spero che Michela sia contenta."

Le riprese si sono svolte a Roma per circa sette settimane, in particolare nei quartieri di Testaccio e Trastevere, per cercare di catturare l’anima di questi quartieri e mostrare una città più autentica. La protagonista Marta è interpretata da Alba Rohrwacher, mentre Elio Germano veste i panni di Antonio. Nel cast ci sono anche Silvia D'Amico, Galatea Bellugi, Francesco Carril e Sarita Choudhury.

Il film, presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival (TIFF) 2025 nella sezione Special Presentations e proiettato anche al Chicago International Film Festival, è una coproduzione tra Italia e Spagna ed è prodotto da Cattleya, Ruvido Produzioni, Bartlebyfilm e altri, in collaborazione con Sky Italia e Vision Distribution, che ne cura anche la distribuzione.