The Look of Silence è un film del 2014 diretto da Joshua Oppenheimer. Durata: 98 min. Distribuito in Italia da I Wonder Pictures. Paese di produzione: Danimarca, Finlandia, Indonesia, Norvegia, Regno Unito.
Indonesia: tra il 1965 e il 1966 il generale Suharto prende il potere e dà il via a una delle più sanguinose epurazioni della Storia. Con la complicità e il supporto dell’esercito indonesiano, gruppi paramilitari massacrano oltre un milione di persone tra comunisti, minoranze etniche e oppositori politici. Nato nel 1968, Adi non ha mai conosciuto suo fratello, mutilato e ucciso barbaramente da alcuni membri del Komando Aksi nell’eccidio del Silk River. Il regista Joshua Oppenheimer porta Adi, il protagonista, a incontrare e confrontarsi con i responsabili di quell’atroce delitto.
È da quasi un quindicennio, dai tempi del documentario The Globalisation Tapes (2003) che il produttore e regista Joshua Oppenheimer si interessa alla recente storia indonesiana; in particolare, il suo occhio è puntato sulla sanguinosa dittatura che dal 1965 vide protagonista, dopo un colpo di …
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(4.0 stelle su 5)
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Attualmente The Look of Silence ha ricevuto la seguente accoglienza dal pubblico:
I premi vinti da The Look of Silence e le nomination:
The Look of Silence è stato accolto dalla critica nel seguente modo: sull'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes il film ha ottenuto un punteggio medio del 96% sul 100%, su Metacritic ha invece ottenuto un voto di 92 su 100 mentre su Imdb il pubblico lo ha votato con 8.3 su 10
Il terzo capitolo delle avventure di Po, uno sguardo inedito sulla resurrezione di Gesù, una pagina sconosciuta della Germania del dopoguerra e la follia di Sacha Baron Cohen al centro della prima parte della nostra rubrica homevideo. Ma spazio anche al sorriso con Forever Young e Il mio grosso grasso matrimonio greco 2, al durissimo The look of Silence, all'inedito Event 15 e all'opera prima The Repairman.
Ci mettiamo al posto dei votanti dell'AMPAS per votare sulla base delle loro nomination e celebrare i vincitori che vorremmo: il risultato è un (forse prevedibile per chi ci segue e sa quanto l'abbiamo amato) trionfo per il film di George Miller, ma i confronti sono stati quasi sempre incerti.
Non solo la lunga attesa di Leonardo DiCaprio, la polemica OscarSoWhite o i grandi esclusi, questa 88sima edizione degli Academy Award segna un nuovo tassello fondamentale nel percorso di crescita del documentario, grazie anche al cambiamento produttivo e narrativo di questi ultimi anni.
Tra i film che puntano a entrare nella shortlist l'ultimo lavoro di Michael Moore, il documentario su Marlon Brando e il lavoro di Alex Gibney su Scientology.
Il miglior attore dell'anno è Paul Dano nei panni del leader dei Beach Boys Brian Wilson, miglior attrice la giovane Bel Powley per The Diary Of A Teenage Girl.