Testa o croce? 2025

Trama del film Testa o croce?

Il film s'ispira al genere western, che viene usato come ambientazione, ma la storia segue le vicende di due persone quella di Santino e Rosa. La storia prende il via a Roma, agli inizi del Novecento quando il leggendario Wild West Show di Buffalo Bill arriva dall'esotico Far West americano. Rosa è la moglie del signorotto del posto ma s'innamora di Santino, il buttero (mandriano a cavallo) che vince la sfida lanciata durante lo spettacolo. Quando il marito di Rosa vienen ucciso, i due fuggono insieme per sfuggire alla taglia che è stata emessa sulla testa di Santino.

Sulle loro tracce c'è proprio il famigerato Buffalo Bill; mentre i due sono in fuga, Rosa sogna di poter andare in America, ma non quella mostrata negli spettacoli o sui manifesti pubblicitari, ma quella reale, con tutto quello che comporta. Tuttavia il suo sogno si scontra duramente con la realtà della loro situazione. Santino e Rosa si ritrovano a prendere una serie di decisioni che, all'apparenza sembrerebbero quelle giuste per raggiungere un futuro migliore, ma alla fine i due si rendono conto che inevitabilmente il loro destino li sta portando in una direzione ineluttabile dalla quale non potranno scappare.

Testa o croce? in sintesi

Diretto dal duo Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis, che hanno anche scritto la sceneggiatura insieme a Carlo Salsa, Testa o croce? è un western non convenzionale, che si discosta dai canoni del genere per esplorare le tematiche del mito, del folklore e del destino, indagando la labile linea di confine tra la realtà dei fatti e le leggende che si creano intorno agli eroi. Il film ha ricevuto un importante riconoscimento internazionale, essendo stato selezionato per la sezione Un Certain Regard al Festival di Cannes 2025. Il titolo è un simbolo centrale del film, che esplora il ruolo del caso e della fortuna nel destino dei personaggi.

Le riprese del film, che è una co-produzione internazionale con la partecipazione di Italia e Stati Uniti, hanno interessato sia l'Italia, in particolare le zone rurali, sia gli Stati Uniti, per ricreare fedelmente gli scenari del West, cercando di prestare grande attenzione alla ricostruzione dell'atmosfera del primo Novecento con un'attenzione maniacale per la ricostruzione storica. Ci si è concentrati sui vasti paesaggi e sui volti dei personaggi, utilizzando una luce naturale per creare un senso di autenticità e di atemporalità.

Per quanto riguarda il cast, che ha unito interpreti professionisti a volti meno noti per accrescere il realismo, nel ruolo del cowboy enigmatico Santino troviamo Alessandro Borghi, mentre a vestire i panni di Buffalo Bill è l'attore americano John C. Reilly. Borghi ha definito il film un "western surreale", mentre John C. Reilly ha ammesso di essere rimasto "in soggezione all'idea di interpretare un simile personaggio".

Le musiche del film sono state composte da Vittorio Giampietro: si tratta di una colonna sonora che si inserisce perfettamente nel contesto di una "ballata western", combinando elementi classici del genere con uno stile più contemporaneo. La fotografia di Simone D'Auria gioca invece un ruolo fondamentale nel definire l'atmosfera, mentre i costumi e le scenografie non sono solo uno sfondo, ma contribuiscono in modo significativo alla narrazione, immergendo lo spettatore in un'epoca passata e in un contesto culturale unico che vede la fusione tra la tradizione italiana e il mito della frontiera americana.