Sogni, Sesso e Cuori Infranti (Piccola Posta Parla) 2019

Trama del film Sogni, Sesso e Cuori Infranti (Piccola Posta Parla)

Un sorprendente spaccato di costume italiano e di storia della sessualità: il Paese visto dalle migliaia di lettere che le italiane scrissero tra gli anni ’50 e ’60 ai più importanti settimanali femminili dell’epoca. Una controstoria brillante, intima, divertente e insieme drammatica che getta una luce sulla società del tempo – l’Italia che si avvia alla modernità – e che nella stagione del #MeToo regala una riflessione lucida, e insieme ironica, su decenni di equilibri e squilibri nei rapporti uomo-donna e nell’istituto familiare e matrimoniale.

In un salotto anni ‘50 l’attrice Anna Foglietta legge le risposte che la Contessa Clara, Donna Letizia e Brunella Gasperini davano alle lettrici delle riviste femminili. Risposte che cercavano di rassicurare le donne dell’epoca del fatto che la loro vita era felice, un mondo di sogno dove bisognava essere perfette e soprattutto dove la regola numero uno per aspirare alla massima felicità era rendere felice il proprio marito. Consigli su come essere bellissime come le star di Hollywood, senza ovviamente le stesse libertà, su come schiacciare prontamente ogni piccolo accenno di ribellione o frustrazione.

Una realtà inverosimile, patinata come le pagine di quelle riviste, che celavano dietro colori pastello e imperdibili trucchi come diventare irresistibili la verità delle donne italiane: le lettere che raccontano i disagi di tante donne che si confidano su temi come il sesso, l’amore, la famiglia, i rapporti con gli uomini, i sogni di chi vorrebbe sfuggire al proprio destino casalingo. Donne che volevano raggiungere i propri sogni effimeri ed il proprio riscatto cercando di diventare Miss Italia oppure di emanciparsi trasformandosi in hostess, insegnanti ma anche in tassiste, barbiere, capostazione. Un passato letterario e sociale che contrasta in maniera testarda contro l’immagine della tipica moglie e massaia degli anni ‘50, un mondo che, con gli anni ’60, sarebbe prepotentemente cambiato.