Promises Written in Water è un film del 2010 diretto da Vincent Gallo con Vincent Gallo e Delfine Bafort. Durata: 75 min. Paese di produzione: USA.
Una bellissima ragazza scopre di essere malata terminale e decide di non curarsi né farsi ricoverare in ospedale, ma di aspettare finché il dolore non sarà insostenibile e, a quel punto, togliersi la vita. La sua ossessione principale riguarda il suo aspetto fisico. Temendo gli effetti della malattia decide di farsi cremare e incarica un fotografo di verificare che le sue volontà vengano rispettate. Per apprendere l'arte della cremazione l'uomo si recherà in una camera mortuaria, accettando di lavorare lì per un periodo di tempo.
La promessa di Vincent Gallo Il dubbio se Vincent Gallo ci sia o ci faccia guardando Promises Written in Water è legittimo. Ma l'ipotesi della sua sincerità è talmente più accreditabile che diventa anche dura affossare un progetto su cui pesa un'autoindulgenza davvero oltre il …
Date di uscita e riprese - Le riprese del film si sono svolte nel periodo 01 Gennaio 2008 - 03 Febbraio 2008 in USA. Ecco alcune delle location in cui è stato girato il film: Altadena, California, USA Los Angeles, California, USA
Venezia 2010 - In concorso alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia (2010).
Attualmente Promises Written in Water ha ricevuto la seguente accoglienza dal pubblico:
Promises Written in Water è stato accolto dalla critica nel seguente modo: su Imdb il pubblico lo ha votato con 6.2 su 10
Nell'era della comunicazione globale siamo bombardati di clip, immagini, preview e altro ancora, e assistere ad un film con la mente completamente sgombra è diventato un privilegio...
La settima giornata del festival è monopolizzata dall'imponente affresco risorgimentale di Mario Martone. In concorso presenti altri due titoli insoliti e controversi: l'enigmatico 'Promises Written in Water' di Vincent Gallo e il tarantiniano 'Balada triste de trompeta' di Álex De la Iglesia. La sezione retrospettiva omaggia invece il maestro Sergio Corbucci.
Minimalismo naif in bianco nero in cui già i credits dei titoli di testa sono un manifesto d'intenti: Gallo, scrive, dirige, interpreta, musica, monta e produce il film probabilmente più a basso costo di sempre. E lo fa credendo di essere Jean-Luc Godard nei '60 se non Andy Warhol.