Le sentiment de la chair 2010
Le sentiment de la chair è un film del 2010 diretto da Roberto Garzelli con Thibault Vinçon e Annabelle Hettmann. Durata: 91 min. Paese di produzione: Francia.
Indice
- Titolo internazionale
- The Sentiment of the Flesh
- Data di uscita
-
nd (Italia)
29 Dicembre 2010 (Francia) - Genere
- Drammatico , Romantico
- Anno
- 2010
- Regia
- Roberto Garzelli
- Paese
- Francia
- Durata
- 91 Min
Trama del film Le sentiment de la chair
Hèlèna e Benoit si incontrano durante un esame medico. Dopo la visita, lei non può fare a meno di seguirlo e scopre che insegna radiologia alla facoltà di medicina. Si innamorano e la loro reciproca passione per il corpo umano, per le sue forme più recondite e nascoste, accende una perversione irresistibile e pericolosa. Entrambi provano, per le forme interne del corpo, n'attrazione erotica indomabile. Come se non potessero amarsi senza toccarsi o guardarsi nell'intimità più profonde dell'involucro corporeo.
Recensione di Le sentiment de la chair
Un'algida radiografia Hèlèna è una giovane laureata in medicina, nata a Firenze, che sta facendo la scuola di specializzazione in Francia. Qui incontra Benoit, professore universitario e radiologo, che la sottopone a una lastra dopo che la ragazza ha iniziato a sentire dolori addominali. I …
Cast di Le sentiment de la chair
Benoît
Héléna
Djibril
Hector
L\'amica di Djibril
Thierry
Studente
Dott. Talard
Regia
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Curiosità e frasi celebri
Date di uscita e riprese - La data di uscita originale di Le sentiment de la chair è: 29 Dicembre 2010 (Francia).
Roma 2010 - Inserito nella sezione L'altro cinema - Extra dell'edizione 2010 del Festival internazionale del Film di Roma.
Accoglienza
Attualmente Le sentiment de la chair ha ricevuto la seguente accoglienza dal pubblico:
Critica
Le sentiment de la chair è stato accolto dalla critica nel seguente modo: su Imdb il pubblico lo ha votato con 5.2 su 10
Video
News e articoli di Le sentiment de la chair
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Recensione Le sentiment de la chair (2010)
L'esordio alla regia di Roberto Garzelli si rivela viziato da un intellettualismo stucchevole, che passando per voluta freddezza nel rappresentare una storia estrema, finisce invero per generare tedio.
