L'acqua, l'insegna la sete - Storia di classe 2021

Trama del film L'acqua, l'insegna la sete - Storia di classe

Lopez, un professore in pensione, ha conservato tutti i temi, i compiti e il video diario della 1ª E dell’istituto Roberto Rossellini di Roma. Dopo aver ritrovato in un giornale di classe la poesia di Emily Dickinson, “L’acqua, l’insegna la sete”, ripensa ai suoi alunni. Dopo tanto impegno, lavoro e buona volontà, non tutti i ragazzi sono riusciti a diplomarsi. Un’amara sconfitta per la scuola e per chi ci si era dedicato con passione. Sull’onda di quella poesia e dei suoi ricordi, il prof. Lopez sente il bisogno di sapere cosa è rimasto di quegli anni passati insieme, e parte così alla ricerca dei suoi alunni, che oggi sono ormai dei “vecchi” trentenni.

Lopez, un professore di lettere in pensione, trova un antico giornale, sul quale era riportata una poesia di Emily Dickinson: “L’acqua, l’insegna la sete”. In pochissimi versi, essa racconta di come la vita possa insegnare il valore dei piccoli e grandi elementi.

Quando insegnava, Lopez aveva letto la poesia ai suoi studenti dell’istituto Rossellini di Roma. Conserva anche gran parte del lavoro che portò avanti insieme a loro: temi, compiti, e un video girato insieme. Ma quella era una classe difficile: molti abbandonarono prima del termine degli studi, altri faticarono moltissimo a giungere al traguardo, anche a causa della precaria situazione sociale nella quale vivevano.

Eppure, ricordando i tempi passati, Lopez vorrebbe sapere cosa sia effettivamente rimasto di quel periodo, e cosa facciano adesso i suoi alunni. Si metterà così alla loro ricerca, portando con sé i temi che avevano svolto. Insieme ad essi, riuscirà a rievocare i momenti più belli e più complicati, ma comprenderà come l’esistenza di molti non sia andata per il verso giusto, tra delusioni e sconfitte.

Ciascuno di loro è anzi cresciuto in una direzione diversa e imprevedibile. Yari, Jessica, Lorenzo, Gianluca, Corinna, Alessio: tutti avranno una storia da raccontare, e forse una poesia non basterebbe nemmeno…