La corte è un film del 2015 diretto da Christian Vincent con Fabrice Luchini e Sidse Babett Knudsen. Durata: 98 min. Distribuito in Italia da Academy Two. Paese di produzione: Francia.
Xavier Racine è presidente di una corte d'assise penale le cui condanne non vanno mai al di sotto dei dieci anni. Proprio per questo motivo, è conosciuto come il "presidente dalla doppia cifra”. Le cose sono però destinate a cambiare drasticamente nel momento in cui il protagonista si imbatte nuovamente in Birgit, la donna amata segretamente sei anni prima e che ora fa parte di una giuria chiamata a esprimersi su un presunto omicida.
L'hermine, ovvero l'ermellino: la stola di pelliccia indossata come una divisa dal giudice Xavier Racine, Presidente di Corte d'Assise, come lui stesso tiene a precisare ogni qual volta qualcuno gli si rivolge con l'appellativo "Signor giudice". Un uomo burbero e lunatico, o quantomeno così lo …
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(3.5 stelle su 5)
Attualmente La corte ha ricevuto la seguente accoglienza dal pubblico:
I premi vinti da La corte e le nomination:
La corte è stato accolto dalla critica nel seguente modo: sull'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes il film ha ottenuto un punteggio medio del 91% sul 100%, su Metacritic ha invece ottenuto un voto di 47 su 100 mentre su Imdb il pubblico lo ha votato con 6.6 su 10
La corte
2016 - Eagle Pictures
Contiene 1 Ora e 38 Minuti di contenuti su 1 Disco.
C'è anche l'Italia, con Valeria Golino, nel palmares di questa edizione della mostra che parla sudamericano e incorona l'ambiguo e affascinante Desde allà come Leone d'oro.
La giuria della 72esima edizione della Mostra del Cinema ha premiato di Lorenzo Vigas. Coppa Volpi a Valeria Golino e Fabrice Luchini.
Il bravissimo Frabrice Luchini è il protagonista de La corte, in concorso al Festival di Venezia 2015, per la regia di Christian Vincent: un film di ambientazione processuale che dietro la sua apparente leggerezza cela un impagabile senso dell'ironia e la capacità di delineare alla perfezione le sfumature psicologiche dei suoi personaggi.
In una edizione che si segnala per la nutrita presenza di produzioni italiane e statunitensi, i nostri Bellocchio, Guadagnino, Messina e Gaudino si contenderanno il Leone d'Oro insieme a registi poco conosciuti e a noti cineasti d'autore come Sokurov, Skolimowski, Egoyan e Gitai.