Il vento fa il suo giro è un film del 2005 diretto da Giorgio Diritti con Thierry Toscan e Alessandra Agosti. Durata: 110 min. Paese di produzione: Italia.
In una piccola comunità delle Alpi Occitane italiane arriva un pastore francese. All'inizio ben accolto, col tempo la sua presenza infastidisce alcuni abitanti.
Scontro di culture A Chersogno, piccolo villaggio sulle Alpi messo in ginocchio dall'emigrazione e dal poco turismo, arriva un formaggiaio francese con la sua famiglia. La novità è salutata con ottimismo calcolando anche che il ritorno di attività autoctone come la produzione di formaggio potrebbe …
Date di uscita e riprese - Il vento fa il suo giro è arrivato per la prima volta nelle sale italiane il 04 Maggio 2007. Le riprese del film si sono svolte in Italia. Ecco alcune delle location in cui è stato girato il film: Occitan …
Roma 2006 - Presentato nella sezione "New Cinema Network - Europa" della Festa Internazionale del Cinema di Roma (2006).
Attualmente Il vento fa il suo giro ha ricevuto la seguente accoglienza dal pubblico:
I premi vinti da Il vento fa il suo giro e le nomination:
Il vento fa il suo giro è stato accolto dalla critica nel seguente modo: su Imdb il pubblico lo ha votato con 7.4 su 10
Collezione Giorgio Diritti
2011 - CG Entertainment
Contiene 5 Ore e 32 Minuti di contenuti su 3 Dischi, tra cui L'uomo che verrà, Piazzàti e Con i miei occhi.
Il vento fa il suo giro
2008 - Dolmen Home Video
Contiene 1 Ora e 50 Minuti di contenuti su 1 Disco.
Oltre ai suoi due famosi film Il vento fa il suo giro e L'uomo che verrà, nel cofanetto già disponibile anche due documentari inediti del regista: Piazzàti e Con i miei occhi.
Gli esordi di quattro registi italiani sul canale 319 di Sky, per il mese di agosto: Kamikazen, Il bagno turco, La spettatrice e Il vento fa il suo giro.
Si chiude con il cinema di casa nostra lo speciale della redazione di Movieplayer.it sul meglio del decennio appena trascorso.
Sarà Dolmen a distribuire sul mercato home video l'acclamato esordio alla regia di Giorgio Diritti.
Spietato come poche volte si è visto, il film spara a zero sul bigottismo e la mentalità combattiva della provincia del nord Italia, con particolare enfasi sulla tradizione e il retaggio di un paese nel quale ancora si parla l'occitano.