Il tempo che resta è un film del 2005 diretto da François Ozon con Melvil Poupaud e Jeanne Moreau. Durata: 85 min. Distribuito in Italia da Teodora Film. Paese di produzione: Francia.
Romain è un fotografo trentenne. Eseguite delle analisi, un medico lo pone di fronte alla verità: è affetto da una malattia incurabile e gli restano solo pochi di mesi di vita. Una notizia simile provoca sgomento, disperazione, ma è anche l'unica e ultima possibilità di diventare migliori, riconciliarsi con il prossimo e essere finalmente sereni...
Preparativi per la fine Romain è un giovane ed affermato fotografo di moda, che in seguito ad un malore improvviso viene a sapere di essere malato di cancro. Il suo male si è ormai diffuso e gli lascia solo pochi mesi di vita e nessuna …
Date di uscita e riprese - Il tempo che resta è arrivato per la prima volta nelle sale italiane il 23 Giugno 2006 (Teodora Film); la data di uscita originale è: 30 Novembre 2005 (Francia). Le riprese del film si sono svolte in Francia. Ecco alcune …
Attualmente Il tempo che resta ha ricevuto la seguente accoglienza dal pubblico:
Il tempo che resta è stato accolto dalla critica nel seguente modo: sull'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes il film ha ottenuto un punteggio medio del 74% sul 100%, su Metacritic ha invece ottenuto un voto di 67 su 100 mentre su Imdb il pubblico lo ha votato con 7.1 su 10
In questo periodo è nelle sale Doppio amore di Francois Ozon. Ne approfittiamo per addentrarci nella psicologia e nella carnalità del suo cinema.
In occasione dell'uscita nelle sale della sua ultima fatica, Giovane e bella, ripercorriamo l'itinerario artistico di uno dei registi più eclettici ed apprezzati del cinema europeo, François Ozon, autore di film quali Sotto la sabbia, 8 donne e un mistero e Nella casa.
Nonostante i Mondiali, e il caldo incombente, ci aspetta un week-end davvero pieno di proposte cinematografiche di tutti i tipi, compresi gli immancabili horror estivi.
Il secondo capitolo della 'trilogia del lutto' di Ozon è un poetico e doloroso epilogo raccontato senza eccessi, ma con intensità e ricchezza di sfumature narrative.