Un gigantesco luna park come metafora del potere dell'immaginazione. La nuova sfida animata di casa Paramount si chiama Wonder Park, ideata e prodotta dalla coppia Josh Applebaum e André Nemec, che per la prima volta si cimenta con un'animazione. Wonderland vive nella mente di June, una ragazzina di otto anni, piccolo genio della matematica e appassionata di ingegneria; le storie fantastiche raccontate da sua madre la aiutano a creare un luogo popolato da animali parlanti, creature magiche e marchingegni. June vola con la fantasia a tal punto da trasformare il suo parco divertimenti in realtà; quando un'oscura presenza ne minaccerà la sopravvivenza sarà lei l'unica a poterlo salvare.
Lo farà in compagnia di uno scombinato gruppo di animaletti doppiati nella versione italiana da Francesco Facchinetti, che dà voce al porcospino Steve, e dal duo di comici Gigi & Ross (gli scalmanati castorini Gus e Cooper), qui alla loro prima esperienza al doppiaggio. Dirompenti come i loro personaggi ci hanno raccontato in questa intervista il loro rapporto con l'immaginazione e l'avventura di Wonder Park.
La caratterizzazione dei personaggi
Il grande pubblico è abituato a vederli lavorare in tandem (da Zelig a Made in Sud), qui per la prima volta li hanno separati: "Per doppiare ci hanno diviso, ognuno per conto proprio", raccontano Rosario Morra e Luigi Esposito. Per la caratterizzazione dei due personaggi, hanno seguito le indicazioni del direttore del doppiaggio: "Voleva che fossimo il più possibile naturali; ma fa talmente ridere quello che fanno questi due castori, che ci è bastato semplicemente aggiungere la voce", ci dice Ross.
"Abbiamo accompagnato con la voce ciò che era già perfettamente delineato dai movimenti e dalla linea guida dei nostri colleghi americani. Ti è sufficiente vederli per capire subito che tipo di personaggi hai davanti: sono frenetici, non fanno altro che rotolarsi l'uno sull'altro e litigare. Per trovarne ritmo e cadenza ci siamo riferiti molto alla versione originale, nella quale hanno una caratterizzazione ben definita, sono quasi tipi da ghetto", gli fa eco Gigi. Ad avere invece familiarità con questo tipo di esperienza è Francesco Facchinetti che nel 2005 prestò la voce al giovane robottino di Robots e nel 2016 al coniglio C.P in Hop. "Qui sono un porcospino, Steve. Mi è stato simpatico sin da subito. E pensare che quando lo incontri per strada è uno di quegli animali che istintivamente cerchi di evitare! Nella versione americana ha una cadenza inglese, che ho cercato di mantenere anche in quella italiana".
Mai smettere di sognare
Anche loro come la piccola protagonista del film - di cui abbiamo parlato nella nostra recensione di Wonder Park - da bambini sono stati grandi sognatori: Facchinetti aveva fantasie folli e molti amici immaginari, gli anni dai cinque ai quindici li ha passati a immaginare di essere prima Grande Puffo, poi Batman: "Mi sono fatto invadere da fantasie di ogni genere, ma credo che sia sempre importante lasciarsi sconvolgere". Anche Gigi e Ross hanno avuto la loro fase 'immaginifica': a Luigi piaceva scrivere e immaginava mondi strani, Rosario sognava di "diventare un grande calciatore!". E oggi che fine ha fatto la meraviglia di quei bambini? "La ritroviamo attraverso i nostri figli. Ci permettono di rimanere in contatto con mondi fantastici", ci spiega Gigi. Del resto i bambini, come sottolinea Facchinetti "sono gli unici che riescono a mettere in pausa la tua vita e a fermare tutto il mondo fuori".