Ore - 9.06 Oggi è il giorno di Pasolini, uno dei film più attesi di questa edizione della Mostra e alcuni di noi sono già seduti in Sala Darsena per la proiezione. Staremo a vedere come sarà accolto il film di Abel Ferrara, ma soprattutto staremo a vedere se il film sarà proiettato con tutti i sottotitoli al posto giusto, perchè in caso contrario le polemiche saranno assicurate. Non c'è niente che faccia arrabbiare gli spettatori - soprattutto quelli che hanno difficoltà con l'inglese - come un film proiettato senza sottotitoli in italiano. E' già capitato in passato, ad esempio, che in assenza di sottotitoli in italiano alcuni spettatori in sala si siano messi a fischiare e protestare, disturbando così la visione anche a coloro che stavano cercando di vedere il film con i sottotitoli in inglese.
Per quanto riguarda me, la giornata si preannuncia uno slalom tra proiezioni, photocall e red carpet. E nel mezzo ovviamente, gli impegni redazionali. Insomma, alla fine di questa giornata, dopo due proiezioni, due photocall, due red carpet (o uno, è da vedere), pass da prenotare e ritirare e altre cose, potrei anche concludere tutto con un'elegante piroetta e inchino finale. Adesso scappo a vedere l'ultimo film di Joe Dante, ci aggiorniamo più tardi!
Ore - 13.30 Immaginate di essere seduti in sala e di accingervi - di buon mattino - alla proiezione di Pasolini. La proiezione inizia e sullo schermo, per un attimo, appare una bara vuota. Una provocazione di Ferrara? No, un altro strabiliante errore tecnico messo a segno in Sala Darsena, visto che la scena con la bara era tratta dal film che era in programma subito dopo, l'horror di Joe Dante. Una gaffe macabra, ma almeno stavolta nessuno ha perso tempo, come è successo ieri. Io ho assistito alla proiezione di Burying the Ex - e no, non è iniziata con un primo piano di Riccardo Scamarcio, ma qualcuno ha applaudito quando ha notato che il protagonista aveva la casa tappezzata di manifesti di horror e commedie horror italiane, tra cui una con Renato Rascel. Un film tutto sommato divertente, senza troppe pretese, a tratti tirato un po' per le lunghe, che piacerebbe sicuramente a chi ama i film di genere e la cultura horror in generale. Subito dopo il film sono tornato a casa per aggiornarvi su questa nona giornata di festival, e l'ho fatto di corsa, cercando di dribblare nell'ordine: giornalisti e accreditati vari, una ragazza in abito monospalla nero, con tanto di manica a sbuffo - pronta per un photoshoot, o in leggerissimo anticipo sul red carpet - un gruppo di arabi con tanto di turbante e una bodyguard in pausa, impegnata a finire il suo gelatino in coppetta. Adesso scappo di nuovo perchè mi aspettano i photocall dei film di Ferrara e Dante. A più tardi!
Ore - 17.31 E poi dopo due giorni fin troppo tranquilli, nel giro di un pomeriggio succede di tutto e saltano programmi su programmi. E oltre a questo mi ritrovo anche assediato dalle zanzare, ma chi decide di mettersi a scrivere in cucina a quest'ora - tra le cinque e mezza e le sei del pomeriggio, sa che non avrà tregua. Ma andiamo con ordine e per punti.
1 - Ferrara, Dafoe e Scamarcio ufficio stampa, anzi no, fotografo. Il primo a fare il suo ingresso sulla terrazza dei photocall è Riccardo Scamarcio, ma l'attore con un gesto di mano chiede di aspettare che arrivino Ferrara e gli altri, prima di fotografarlo. Si mette in un angolino e sentenzia "oggi faccio l'ufficio stampa", poi qualcuno gli allunga una macchina fotografica e lui si siede tra i fotografi e scatta all'impazzata. Quando arriva Ferrara, il regista porta con sè più gente possibile, Willem Dafoe, Ninetto Davoli- che ripete la gag dell'altro giorno di togliersi i pantaloni - Adriana Asti con curiosi sandali-gioiello sportivi, e poi quasi tutti coloro che hanno lavorato al film, probabilmente anche quelli del catering, tutti desiderosi di farsi fotografare.
2 - Dopo Leopardi c'è anche Dante, ma su Skype Al photocall di Burying the Ex, il grande assente è proprio Joe Dante, che partecipa alla conferenza stampa via Skype. A Venezia però ci sono Anton Yelchin, che nel film è diviso tra la ex-fidanzata zombie, insopportabile, nevrotica, manipolativa e con gli occhi rossi che brillano nel buio - interpretata da Ashley Greene - e la nuova fidanzata - Alexandra Daddario - una ragazza adorabile, titolare di una gelateria, appassionata di cinema fantastico, curve da capogiro e due occhi blu, che più blu non si può.
3 - Arrivano le spose, pompieri e i nostri ragazzi, ma i cinesi non si vedono. Chi era in zona Festival, oggi pomeriggio, avrà notato che un battaglione di ragazze e signore vestite da sposa ha assediato il palazzo del cinema, allo scopo di promuovere il documentario Io sto con la sposa. Spose sulla cinquantina con veli di tulle e fiori, ma anche sposine sui trenta, con strascichi lunghi e accompagnatore al seguito. Qualcuna di loro fa anche conoscenze - e chissà che così vestite da sposa non si ritrovino pronte per andare all'altare sul serio. Le nozze cinematografiche però vengono disturbate da un allarme bomba localizzato in Sala Grande, e proprio in occasione della proiezione del film. Arrivano i vigili del fuoco, e nel frattempo il cast cinese di Red Amnesia non si presenta all'appuntamento sul red carpet (che è vicino alla Sala Grande). Dopo mezz'ora i fotografi, tra ritardo e pioggia in arrivo, decidono di abbandonare la postazione. Gli unici a presentarsi sul red carpet - non previsti, ma annunciati all'ultimo minuto sono I nostri ragazzi, gli attori del film di Ivano De Matteo, sui quali sovrasta Alessandro Gassman.
In tutto questo il mio programma cinematografico del pomeriggio è andato a farsi benedire e non sono riuscito a vedere il film della Guzzanti, che mi interessava. Ma stasera mi rifarò puntando su un altro film in proiezione alle 22.00.
A più tardi!
Ore - 20.27
Da Antonio arriva un'immagine di Cristiana Capotondi sul red carpet di stasera.
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