V - Stagione 1, episodi 6 e 7: Pound of Flesh e John May

La Quinta Colonna, la resistenza verso i V, fa i primi passi nel suo cammino di ribellione, mentre i visitatori organizzano le contromosse.

Anche se i risultati in termini di ascolti hanno continuato a non essere soddisfacenti per V - The Series nelle due settimane successive al ritorno sugli schermi USA, con i due episodi Pound of Flesh e John May in ulteriore calo (solo 6,02 e 5, 61 milioni di spettatori), sembra chiaro che gli autori hanno le idee chiare sulla direzione da prendere per la seconda parte della stagione, che sarà composta da un totale di 12 episodi, in attesa dell'eventuale rinnovo per il prossimo anno, che a meno di ulteriori crolli sembra probabile.
Centrale in entrambi gli episodi di queste due settimane il fenomeno della Quinta Colonna, la resistanza nei confronti di Anna ed i suoi V da parte di Terrestri sospettori ed alieni contrari ai metodi del loro leader, nonchè immuni al suo charme, una specie di oblio indotto. Oltre a ciò, i Visitatori ribelli hanno anche la spiacevole tendenza ad essere infettati dalle emozioni umane, una caratteristica che Anna e i suoi possono usare a loro vantaggio, valutando le reazioni a filmati emotivamente forti per individuare i membri dell'equipaggio infettati e, quindi, ribelli.
E' quanto accade in Pound of Flesh, con un'indagine a tappeto per individuare possibili membri della Quinta Colonna per ovviare al fenomeno dei kamikaze che si sta diffondendo sulla nave madre. Fortuna (per i ribelli) vuole che i test siano eseguiti da Joshua, che sappiamo essere vicino al fenomeno, che però non si può ancora definire un vero movimento, perchè vive soprattutto di iniziative personali.
E' per questo motivo che serve intervenire e l'occasione è fornita dal previsto annuncio di Anna al mondo dell'inizio del programma che porterà cittadini terrestri a bordo delle navi aliene: sabotare il messaggio con una chiamata alle armi per i ribelli ancora disorganizzati, un John May Lives inequivocabile sia per Anna che per i destinatari in disaccordo con lei.

Il plot messo in piedi da Charles Murray e Natalie Chaidez è costruito bene, fornendo sia i presupposti ed il background per l'intervento di Erica ed il suo sparuto gruppo, sia l'esecuzione del piano, che vede Ryan come unico potenziale candidato ad infiltrarsi sulla nave aliena per poter hackerare i sistemi e lanciare il messaggio. Con la complicità delle conoscenze di Kyle, il nuovo arrivo nel gruppo, per procurare documenti falsi ed ovviamente, e soprattutto, la sua appartenenza alla razza aliena a favorire la missione. Una missione che non fallisce grazie all'intervento di Joshua, ma che si complica quando Georgie, venuto a sapere della gravidanza di Val, la compagna di Ryan, lo raggiunge a bordo della nave dei Visitatori.
Quello di Georgie è un intervento provvidenziale, perchè consente a Ryan di sfuggire ad una guardia di cui aveva attirato l'attenzione, ma con esiti drammatici, che lascia l'uomo intrappolato sulla nave spaziale e, nel corso dell'episodio successivo John May, sottoposto a torture nel tentativo di strappargli i nomi dei suoi compagni.
Molte sequenze di questi due episodi sono quindi ambientate sulla nave madre e ci forniscono ulteriori spaccati delle ambientazioni dei V, con scenografie curate ma che spesso risentono di una qualità CGI non eccessivamente rifinita, ma il settimo episodio ha anche spazio per un importante flashback, che approfondisce un altro aspetto del background dei Visitatori: la figura di John May che all'episodio dà il titolo.

E' un volto noto della TV di genere ad interpretare il primo V ribelle: Michael Trucco, l'Anders di Battlestar Galactica, mostratoci in un flashback ambientato dieci anni prima che illustra i momenti della sua presa di coscienza umana, la sua scelta di preferire le emozioni alla freddezza dei visitatori e come sia stato importante per gli altri che lo avrebbero seguito e soprattutto il Ryan che ben conosciamo, all'epoca incaricato di gestire il caso e quindi responsabile del destino di quello che sarebbe diventato un simbolo.

May ha però un'importanza pratica che si distende fino al presente della serie, perchè nascondeva un dispositivo di comunicazione che può consentire ai ribelli sulla Terra di essere in contatto costante con Joshua ed i membri della Quinta Colonna dislocati sulle navi in orbita.
Non stanno a guardare gli altri, in primo luogo Padre Jack, che avvicina Chad Decker per cercare di insediare nella sua mente il dubbio che ci sia molto di più dietro l'apparente benevolenza dei visitatori. Un dubbio che Decker ha già, ma che per il momento sembra deciso a sfruttare a suo vantaggio, come leva per ottenere esclusive, e quindi potere, da parte di Anna. Il suo è un braccio di ferro che potrebbe diventare pericoloso, ma che gestito bene nei prossimi episodi può diventare un ulteriore motivo di interesse.

Altro spunto interessante è la gravidanza di Val, la compagna di Ryan. Niente di originale, perchè la stessa serie madre V-Visitors aveva affrontato l'argomento, ma anche in questo caso gestita con sicurezza ed un'evoluzione rapida quanto la gestazione dell'ibrido che la donna porta in grembo. I sotterfugi di Ryan per tenerle nascosta la natura del feto sono infatti già falliti e la sconvolgente scoperta ha portato alla fuga della donna ed un'altra storyline che ci lascia incuriositi per il futuro.

Non tutto brilla, ovviamente, ed il punto debole al momento sembra il rapporto conflittuale tra Erica ed il figlio, completato dall'intrusione della visitatrice Lisa, le cui intenzioni non sono al momento chiare, ed ora anche dell'ex dell'agente FBI interpretata da Elizabeth Mitchell, un nuovo personaggio che porta un altro importante volto noto agli spettatori di vecchia data: Joe Evans è infatti interpretato da Nicholas Lea, l'amato/odiato Krycek, il Rat Boy di X-Files.
L'intrigo che lo vede centrale riguarda la paternità del giovane Tyler ed i motivi che l'hanno portato alla separazione da Erica. Se la donna infatti giura che è lui il padre del ragazzo, questa sicurezza non è confermata dalle analisi effettuate in occasione di un incidente in bicicletta di alcuni anni prima. Si tratta di un intrigo di natura puramente familiare dei personaggi o c'è qualcosa di più dietro?
Intanto tutto sembra prepararsi al grande scontro, la prole di Anna, il suo esercito, sta per nascere ed il titolo dell'episodio successivo, We Can't Win, fa pensare che il futuro per la Quinta Colonna non è luminoso.