Quando vi avevamo parlato su queste pagine del primo capitolo, ovvero Uno splendido disastro (2023), avevamo previsto che il grande successo di visualizzazioni su Amazon Prime Video avrebbe portato alla realizzazione di un sequel, che probabilmente non metterà nemmeno la parola fine al recente franchise. Perché alla base di tutto infatti vi sono i romanzi della scrittrice americana Jamie McGuire, contanti ad oggi ben sei volumi in totale.
Con Uno splendido disastro 2 - Il matrimonio ritroviamo quindi i personaggi di Abby e Travis, una coppia sui generis e fuori di testa, assai diversa dai classici fidanzatini protagonisti di quelle rom-com contemporanee, spesso scritte con il pilota automatico e schiave degli algoritmi. Già nel precedente film infatti avevamo apprezzato il fatto che si uscisse dall'abusata compostezza romantica, in favore di battute sporche e situazioni imbarazzanti dove il sesso e il politicamente scorretto erano in bella mostra, per quanto parzialmente patinati per arrivare sempre e comunque al grande pubblico, target principale - come ovvio che sia d'altronde - dell'operazione.
Viva Las Vegas!
La diciannovenne Abby e il suo fidanzato Travis si risvegliano a Las Vegas dopo una notte di baldoria soltanto per scoprire di essersi sposati la sera precedente, senza ricordare nulla della cerimonia e del fatidico sì - ma come si sa, un matrimonio a Las Vegas ha valenza fino a un certo punto. Per festeggiare la loro luna di miele e scappare dalle presunte mire vendicative del gangster Benny, decidono di recarsi insieme all'altra coppia loro compagna di vacanza - formata dal cugino di lei Shep e la sua migliore amica America - in un esotico resort in Messico. Lì vengono accolti dal folcloristico manager della struttura, Sancho, che li introduce alle molteplici attività disponibili, in un luogo invaso da decine e decine di turisti. Abby pone anche un ultimatum di fronte al suo neo-sposo: a seconda di come andranno quei giorni, si deciderà se annullare le fresche nozze oppure organizzarne di nuove e in maniera degna e continuare il loro legame. Inutile dire che andranno incontro a una serie di situazioni rocambolesche...
La sera leoni...
Laddove il primo film era riuscito a dare un pizzico di originalità a un filone troppo spesso abbottonato, Uno splendido disastro 2 - Il matrimonio sembra aver perso la bussola e averla buttata eccessivamente in caciara, tanto da risultare una sorta di scialba copia delle tragicomiche disavventure vissute dai protagonisti di Una notte da leoni (2009) e relativi seguiti. Nel corso dell'ora e mezzo di visione infatti si preme l'acceleratore sull'assurdo, con gag e battute che risultano figlie di un'idiozia congenita da parte di tutti i personaggi, principali o secondari che siano. Se una manciata di sequenze riescono anche a centrare l'obiettivo, provocando svaccate risate qua e là, non si può non evidenziare la mancanza di un tessuto narrativo degno di tal nome che accompagni questo nutrito e ininterrotto susseguirsi di situazioni al limite, destinate naturalmente a conflagrare verso il solo epilogo possibile per aprire le porte a ulteriori, probabili, evoluzioni della saga.
Al cuor non si comanda
Abbastanza ironico che il film preferito dalla protagonista sia Un americano a Parigi (1951), grande classico del cinema musical con uno scatenato Gene Kelly, un'opera completamente diversa dalle atmosfere goliardiche e fracassone della storia in questione. E soprattutto non è credibile che la figura di Abby abbia soltanto diciannove anni, quando la pur affascinante e frizzante Virginia Gardner ne ha ben dieci di più nella realtà. Ad accompagnarla di nuovo il muscoloso e aitante Dylan Sprouse e l'evidente chimica tra i due è uno dei principali punti di forza di un'operazione altrimenti debole. La regia di Roger Kumble, già dietro la macchina da presa del predecessore, cerca dinamicità tra split screen, disegnini in sovrimpressione e improvvise sortite animate, ma Uno splendido disastro 2 - Il matrimonio risente di una paradossale staticità proprio nel suo voler esagerare a tutti i costi anche quando non necessario, risultando così meno originale e incisivo di quanto preventivato.
Conclusioni
Abby e Travis sono tornati e questa volta sono addirittura...moglie e marito! O almeno sulla carta, giacché come si sa quel che succede a Las Vegas rimane a Las Vegas; per comprendere se siano adatti davvero a una vita coniugale decidono per una provvidenziale vacanza / luna di miele in un resort messicano, dove cercheranno di comprendere se sono veramente fatti l'uno per l'altra al punto da condividere il resto delle loro esistenze fianco a fianco. Uno splendido disastro 2 - Il matrimonio vanifica i discreti spunti dell'originale, che aveva portato un pizzico di freschezza sopra le righe nell'affollato filone delle rom-com contemporanee. Questo secondo episodio spinge ancora più forte sul demenziale ma finisce per risolversi in un'ora e mezzo di gag e battute assemblate alla rinfusa, destinate sempre e comunque verso il più canonico degli happy ending.
Perché ci piace
- Virginia Gardner e Dylan Sprouse hanno un buon feeling.
- Una manciata di gag riuscite...
Cosa non va
- ...in un film che ne propone in serie dall'inizio alla fine, spesso senza lasciare il segno.
- L'anima demenziale è troppo calcata.
- Un cast di contorno poco carismatico.