Blue Mountain State: tutto ciò che avreste voluto sapere sul college

Strizzando l'occhio ai primi film del filone American Pie ma anche allo storico Porky's, Blue Mountain State è un concentrato di comicità demenziale e sopra le righe, che mette alla berlina in maniera irriverente tutti gli aspetti della vita universitaria.

Per noi europei, che difficilmente ne avremo esperienza, il mondo dei college americani è sempre stato circonfuso di un'aura mitica: feste memorabili, società segrete pronte a darti provvidenziali spinte nel mondo del lavoro, belle ragazze a profusione. Ovviamente, la realtà è ben lontana dall'immagine che il cinema e il piccolo schermo ci hanno fornito dell'argomento; ma gli stereotipi sono pur sempre un fertile terreno da cui partire, specie se dell'argomento in questione si vuole fornire una visione dissacrante, esasperata e anche un po' trash.

E' il caso di Blue Mountain State, serie televisiva prodotta dalla Lionsgate che ha recentemente debuttato nel palinsesto di MTV. L'idea del college di Alex Moran è quella di godersi il più possibile ragazze e alcool, e in virtù di questa filosofia non sembra soffrire la sua condizione di quarterback di riserva: i complimenti dell'allenatore arrivano addirittura a disturbarlo, tanta è la paura di doversi assumere un qualsivoglia genere di impegno serio. Di tutt'altro avviso è l'amico Craig, da sempre il miglior giocatore del liceo e determinato a ribadire il primato anche nel nuovo ambiente.

A coadiuvarlo nelle sue aspirazioni sportive c'è la ragazza Gabrielle, per la quale la carriera del fidanzato rappresenta un'assoluta priorità, alla quale sacrificare tutto, o per lo meno la vita sessuale di Craig: Gabrielle si manterrà infatti illibata (perlomeno in base alla informazioni in possesso del compagno) fino al matrimonio, per permettere al giovane di rimanere concentrato solo ed unicamente sul gioco. Escluso dai fasti della squadra di football è Sammy, che vede il suo rapporto privilegiato messo in pericolo dallo sport ma soprattutto dalla frenesia godereccia del miglior amico Alex: tanto che, diventato la mascotte della squadra di football, arriverà a sposare la filosofia femminista delle cheerleader.

Se umorismo sboccato, continue allusioni a dubbie pratiche sessuali e scene splatter non fanno per voi, allora non siete il pubblico ideale per Blue Mountain State. Strizzando l'occhio ai primi film del filone American Pie ma anche allo storico Porky's, la serie è un concentrato di comicità demenziale e sopra le righe, che mette alla berlina in maniera irriverente tutti gli aspetti della vita universitaria. Esasperando la goliardia delle feste e sfottendo senza pietà fidanzati creduloni e giocatori ipertrofici ed esaltati, la creatura di Eric Falconer e Chris Romano ridimensiona notevolmente l'appeal degli status tradizionalmente garanzia di popolarità.

E' evidente che Blue Mountain State ha fatto la precisa scelta di non prendersi sul serio, ponendosi certo non come uno specchio della società in piccolo di cui si occupa, ma come di una sua ruspante parodia. Molte delle sequenze riescono a divertire genuinamente, ma non si può negare che, a tratti, avrebbe giovato, anche ad un prodotto dichiaratamente estremo come quello in questione, fermarsi un po' prima, evitando di esasperare certi particolari pruriginosi e di fare troppo leva sulla teatralità, demandando ad espressioni facciali esagerate il compito di strappare un ulteriore, superfluo sorriso.
Blue Mountain State si rivolge idealmente ad un pubblico maturo, ma non dubitiamo che saranno le generazioni più giovani, ma non per questo meno smaliziate, ad apprezzarlo appieno. D'altronde la serie non ha quella profondità di contenuti né quella cura nello sviluppo dei personaggi che è ormai requisito indispensabile per catturare un'audience la più eterogenea possibile, ma anche il carattere stereotipato e in fin dei conti poco carismatico dei protagonisti rimane in tema con il tono scanzonato e goliardico che è il punto di forza della nuova proposta di MTV.