Tutto in un'estate!, recensione: un'opera prima al naturale (come i ricordi più belli)

Il debutto di Louise Courvoisier convince, delineando con ferma delicatezza il concetto mentale che avvolge l'estate. Pazzesco il giovane attore protagonista, Clément Faveau. Al cinema.

I protagonisti di Tutto in un'estate

Qualcuno dice che l'estate non è solo una stagione, bensì uno stato mentale. Qualcosa in cui perdersi, ritrovando il senso della bellezza. L'estate, per la regista trentenne Louise Courvoisier (all'esordio), è anche una questione di identità, mischiata ai ricordi più belli di quando i pomeriggi scorrevano placidi, oziosi, eppure carichi di vita e carichi di speranzose aspettative. Forse per questo che la fotografia di Elio Balezeaux riflette e traduce al meglio i colori estivi (rigorosamente al naturale), facendoli sudare attraverso l'emozione più forte e tragica di tutte: la nostalgia. Andrebbe letto così, nei suoi poetici assiomi, Tutto in un'estate! (titolo internazionale Holy Cow, Vingt Dieux in francese), presentato con successo nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes.

Tutto in un'estate!: un romanzo di formazione che colpisce

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Una scena di Tutto in un'estate!

Capelli corti e sigaretta in bocca, il protagonista di Tutto in un'estate! è il giovane Totone interpretato dall'attore esordiente Clément Faveau (fenomenale, vale la visione). Siamo nelle campagne della Giura francese (la location è protagonista del film), e Totone sta per diventare diciottenne senza un chiaro orizzonte (ma chi, a diciotto anni, sa già cosa vuole essere?), passando le giornate (anzi le notti) con i suoi amici d'avventure, Jean-Yves e Francis (Mathis Bernard e Dimitry Baudry).

Tutto In Un Estate Recensione Film
I protagonisti

La sua vita viene sconquassata quando muore suo padre, modesto casaro, vittima di un incidente automobilistico. Deve badare a sé, e soprattutto si ritrova a dover badare a sua sorella minore, la dolce Claire (Luna Garret). Totone non è mai stato attirato dal lavoro in fattoria, ma i trentamila euro messo in palio per il miglior formaggio della zona lo invogliano a tentare la fortuna. Si iscrive alla competizione, deciso a produrre il formaggio Comté. Ad aiutarlo c'è Marie-Lise (Maiwene Barthelemy), allevatrice di mucche.

La potenza del primo amore

Lo dice il titolo italiano, lo sottolineiamo nella recensione: Louise Courvoisier parte dai suoi ricordi per costruire il film (è nata e cresciuta nella Giura), scritto insieme a Théo Abadie, delineando spazio e tempo di un'estate catartica che, riflessa nello sguardo del protagonista, altro non è che la cornice onnisciente capace di tratteggiare simbolicamente i confini del romanzo di formazione. Tutto in un'estate!, dall'esplicativo punto esclamativo, è quindi uno spaccato, un'istantanea, la riflessione di un cinema minuto eppure sorprendente, lucido e vitale.

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Il bacio tra Totone e Marie-Lise

Certo, potremmo considerare quanto la struttura, in alcuni passaggi, sia palesemente studiata - facendo perdere una fondamentale spontaneità -, pur avendo la capacità di restare in bilico: un po' commedia scapigliata (quasi naif), un po' dramma intimo, che vive di un certo realismo tipico del nuovo cinema contemporaneo europeo. Ed è poi nell'assolato, ingenuo, poetico rapporto tra Totone e Claire che Tutto in un'estate! ha lo spessore di risultare universale, e quindi capace di dialogare in modo significativo con il pubblico.

Del resto, il primo amore (estivo) non si scorda mai. Forse, la forma più alta di sentimento, dirompente, doloroso, incontrollabile. Un'opera prima che dimostra il talento (squisitamente grezzo, e per questo apprezzabile) dell'autrice, capace di costruire un cinema estetico e narrativo dall'alto potenziale (pur essendo derivativo), e già avvicinabile ad una certa autorevolezza.

Conclusioni

Tutto in un'estate! dell'esordiente Louise Courvoisier dimostra l'ottimo stato di salute del cinema europeo. Un film vivido, al naturale, che racconta attraverso i ricordi tutta la bellezza della stagione più bella (e più dolorosa) di tutte. Pazzesco il cast, a cominciare da Clement Faveau.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
N/D

Perché ci piace

  • Clement Faveau è eccezionale.
  • I colori scelti.
  • L'atmosfera.

Cosa non va

  • Forse un po' troppo studiata.