Trouble, la recensione: fuga per la verità in una buona action comedy svedese

Il protagonista di Trouble è un tranquillo commesso che viene incastrato con l'accusa di omicidio; evaso, deve recuperare le prove della propria innocenza. In streaming Netflix.

Il protagonista di Trouble, Filip Berg

Conny, padre divorziato, si barcamena senza troppa soddisfazione nel suo impiego da commesso, trascorrendo il tempo libero in compagnia della figlioletta e nerdando sui simulatori di volo, con il sogno di fare il pilota come il nuovo compagno della sua ormai ex-moglie. Una sera mentre si trova a casa di una cliente per lavoro, viene lasciato da solo in casa dalla proprietaria per completare l'installazione di un televisore e nel frattempo, senza che lui se ne accorga giacché indossa delle cuffie anti-rumore, tra quelle quattro mura si verifica un omicidio.

Una Scena Di Trouble
Trouble: una scena del film

Il protagonista di Trouble si ritrova suo malgrado sul luogo del delitto e con un cacciavite accidentalmente in mano e all'arrivo della polizia viene arrestato e condotto in carcere, con quelle prove apparentemente schiaccianti che gli costano una condanna a diciotto anni di carcere senza nemmeno la possibilità di un processo d'appello. Quando scopre che alcuni suoi compagni di cella stanno organizzando un tentativo di fuga, decide di unirsi all'evasione, ignaro del complotto nel quale si è suo malgrado ritrovato.

Trouble: il fuggitivo della missione impossibile

Un Immagine Di Trouble
La vita in carcere non è semplice in Trouble

Arriva dalla Svezia questa action-comedy che sembra guardare ad un certo cinema parodico e citazionista che ad Hollywood ultimamente non è molto più bazzicato. Nuova esclusiva del catalogo Netflix, Trouble si inserisce appieno nella nuova politica del colosso di streaming, pronta a prediligere un cinema commerciale più usa a getta rispetto a produzioni autoriali. Scelta sicuramente discutibile, ma che almeno in questo caso ha dato discreti frutti dato che il film svolge pienamente il suo compito di intrattenimento semplice-semplice, per una serata all'insegna del disimpegno.

Omaggi spudorati a grandi classici del calibro di Sorvegliato speciale (1989), Il fuggitivo (1993) e Le ali della libertà (1994) si susseguono in una narrazione comunque organica, raccontata per buona parte in lungo flashback e con qualche spunto originale qua e là, come l'ultima parte in cui i due personaggi principali si ritrovano a trasportare un televisore nel bel mezzo dell'azione.

L'unione fa la forza

Il Protagonista Di Trouble
Filip Berg è il protagonista di Trouble

Filip Berg nei panni del protagonista è perfetto e il suo umorismo stralunato ed espressivo riesce a infondere una certa personalità al povero Conny, trascinato dalla sceneggiatura in una serie di eventi sempre più rocamboleschi e improbabili. E buona è anche l'alchimia con la cantante Amy Deasismont, non nuova a presenze davanti alla macchina da presa soprattutto in ambito televisivo: lei è la sola, nelle vesti di una cocciuta agente di polizia, a credere alla sua versione dei fatti. Eh sì, perché naturalmente il Nostro si ritrova ad affrontare anche il più classico dei giri di corruzione tra le forze dell'ordine, incastrato in tutto e per tutto. Ed ecco così il via all'ovvia girandola di equivoci e di sotterfugi, nel tentativo di provare la propria innocenza e far emergere la verità a galla prima che sia troppo tardi, in un approccio formulaico ma comunque gradevole per come riproposto.

A tutto ritmo

Un Immagine Promozionale Di Trouble
Un'immagine promozionale di Troube

La gestione dei numerosi personaggi secondari può contare su efficaci scelte di casting, che permettono di dar vita a figure interessanti anche quando col minutaggio ridotto. D'altronde qua lo scavo psicologico è ridotto al minimo indispensabile, preferendo concentrare tutto su una leggerezza d'insieme che rende Trouble un film veloce da vedere, con un notevole ritmo e una buona varietà di situazioni, tale da intrattenere lo spettatore per l'ora e mezzo di routine. Perché alla fine il regista e sceneggiatore Jon Holmberg non culla fortunatamente grandi ambizioni e ha il merito di aver firmato un film spontaneo, che va dritto da un punto A ad un punto B senza eccessivi scossoni e/o colpi di scena, ma riuscito nell'approccio tipicamente old school a caccia di un umorismo meno stupido di quanto possa sembrare superficialmente.

Conclusioni

Ingiustamente accusato di un omicidio al quale è estraneo, uno stralunato commesso viene condannato a una lunga pena ma decide di evadere per dimostrare la sua innocenza e consegnare alla giustizia i veri colpevoli. Trouble è una action comedy battente bandiera svedese, ricca di citazioni nella sua riproposizione di una comicità di genere dal taglio old-school, forse non originalissima ma capace di suscitare un buon numero di risate grazie anche all'impegno di un eterogeneo ed efficace cast. Per un film che non rimarrà nella storia, ma che si fa guardare con piacere.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
3.5/5

Perché ci piace

  • Il protagonista Filip Berg e il resto del cast, espressivi al punto giusto.
  • Una comicità citazionista e spassosa.

Cosa non va

  • Non offre niente che non si sia già visto.