Se c'è un franchise che si è rivelato una sorpresa vincente nel cinema d'animazione degli ultimi anni targato DreamWorks questo è sicuramente Troppo cattivi. Ovvero la storia di un gruppo di animali tradizionalmente considerati pericolosi e da tenere alla larga che mette in piedi una banda di ladri, autori dei più grandi furti della storia nella cittadina antropomorfa dove vivono; e che potrebbero avere un'occasione per redimersi, senza tradire la propria natura. Come se Ocean's Eleven incontrasse Zootropolis, ricordandoci che le apparenze non sono quello che contano.
Il successo ha portato alla realizzazione di un sequel, atteso per quest'estate 2025 e, nel mentre, la produzione ha ben pensato di realizzare alcuni cortometraggi per permettere ai fan di ingannare l'attesa, in accordo con Netflix. Prima c'è stato Un Natale troppo cattivo nel 2023 e successivamente Un Halloween troppo cattivo nel 2024. Quest'anno tocca ad un altro mini-film, ma stavolta in sala.
Troppo cattivi: frottole e scuse, una banda di ladri... o di eroi?
Il cortometraggio d'animazione DreamWorks è stato scelto per accompagnare un'altra sorpresa animata, Dog Man (qui la nostra recensione). Fin dal titolo originale della saga, The Bad Guys richiama i buddy movie e gli heist movie e lo fa anche in questo cortometraggio, per il quale è stato scelto il tema perfetto per fare da ponte con il secondo capitolo, non avendo festività di mezzo come in precedenza. La banda è arrivata infatti all'ultimo giorno di libertà vigilata da scontare. Si devono dirigere dal loro agente di sorveglianza per la firma finale ma tutto sembra mettersi contro di loro: il viaggio si rivelerà pieno di imprevisti ed ostacoli. Del resto, con dei protagonisti così, cosa potrebbe mai andare storto?
Un viaggio rocambolesco
Le insidie per un criminale, si sa, sono all'ordine del giorno. In questo caso sono moltiplicate per cinque - Mr. Wolf, Mr. Snake, Ms. Tarantula, Mr. Shark e Mr. Piranha - e la sfortuna sembra sempre essere dalla loro parte. Questo vale anche in Troppo Cattivi: Frottole e scuse, che inizia dalla fine con un lungo flashback per raccontare come siano finiti a guidare un camion pieno di polli nel deserto. Caos ed incidenti: ecco le parole chiave che sembrano perseguitare la squadra di malviventi protagonista, che rimane unita sempre e comunque a differenza di altre, anche nelle difficoltà, e questo la contraddistingue.
La regia conferma il dinamismo che già avevamo visto nel primo Troppo cattivi, co-adiuvata in questo caso da un montaggio ancora più serrato per far trasparire il poco tempo a disposizione dei protagonisti, la deadline imminente dall'agente di sorveglianza e l'incredibile e concitato susseguirsi di eventi che li hanno portati a fare ritardo. La parlantina del leader si coniuga perfettamente al resto del gruppo per fungere da voce narrante mentre la comicità slapstick che sfrutta le caratteristiche animali del quintetto si palesa davanti agli occhi dello spettatore. Le risate sono assicurate e fanno venire ancora di più voglia che il sequel arrivi già domani. Nell'attesa, ricordatevi degli altri corti su Netflix.
Conclusioni
Troppo cattivi: frottole e scuse è il passaggio ideale tra il primo lungometraggio e il secondo, atteso per quest'estate, riuscendo a fare leva su uno simboli del mondo degli heist movies come la libertà vigilata e sul carisma dei protagonisti, oramai entrati nei cuori del pubblico. La parte tecnica riesce ad utilizzare gli stilemi del genere premendo sull'acceleratore e rendendo il corto ancora più appassionante.
Perché ci piace
- L'idea di fondo.
- Il ritmo frenetico.
- La squadra di criminali: oramai gli si vuole bene.
Cosa non va
- Chiaramente si tratta di una storia di passaggio.
- Il finale potrebbe lasciare un po' attoniti.