Tra poche ore, avrà inizio la 57° edizione del Festival di Sanremo.
Osannato, criticato, omologato, antico, innovativo: ognuno avrà una propria opinione al riguardo. Ognuno dirà la sua, ma tutti lo vedranno (o ne sentiranno parlare) anche se non l'ammettono (personalmente, mi sintonizzerò alla radio, per ascoltare la Gialappa's), perché in fondo ci piace!
In questa settimana tutto si ferma e non si parla d'altro, perché è l'atmosfera quella che incuriosisce. E' vero, forse le canzoni negli ultimi anni son passate un po' in secondo piano, perché il glamour che contorna il Festival, con le superstar straniere come ospiti, eclissa l'essenza fondamentale: la canzone italiana! La musica deve essere la protagonista in questa settimana.
Ma negli ultimi anni qualcosa è cambiato.
E' anche vero che il Festival, non rappresenta più la musica che si ascolta oggi in Italia. C'è tanto fermento e ci sono tante nuove realtà che hanno qualcosa di diverso da dire e faticano ad arrivare su quel palco così seguito. Ma non è necessariamente una tappa fondamentale nella carriera di un artista o di chi vuole emergere musicalmente: tanti ci sono passati (e stressati!), o perché spinti dalle case discografiche o perché hanno voluto sentire sulla propria pelle quell'emozione che solo quel palco sa dare. Tanti invece lo evitano tassativamente.
Quest'anno al Festival è stato -si dice- dato maggior rilievo ai testi che si rifanno al sociale, delineando la realtà che ci circonda, mettendo un po' in secondo piano le canzoni d'amore (anche se sono presenti anche quest'anno).
Un Festival eterogeo -si dice- che accontenti sia un pubblico maturo che un pubblico giovane; che magari, per la prima volta, avrà un approccio diverso (e forse più critico) nei confronti di questa manifestazione.
Dunque, tanti artisti della tradizione italiana, come Al Bano, Milva, Johnny Dorelli, Fabio Concato e gli Stadio; e artisti che piacciono maggiormente ad un pubblico più giovanile, tra cui spiccano Daniele Silvestri, Velvet e gli Zero Assoluto.
A questo proposito, non mancheranno i duetti con altri artisti che gli stessi partecipanti al Festival chiameranno sul palco, per una rielaborazione del brano, come a presentarlo in una veste tutta nuova. Interessante sarà seguire i duetti 'internazionali' tra gli Zero Assoluto e Nelly Furtado, e l'accoppiata padre-figlio Roby e Francesco Facchinetti che invece duetteranno con Angunn, mentre i Velvet chiameranno a sé Le Vibrazioni, per un acceso duetto rock. Da segnalare Paolo Rossi, che porterà sul palco una canzone inedita del grande Rino Gaetano, che duetterà con i Têtes De Bois (cover band di Rino Gaetano). Duetto più curioso, sarà quello di Paolo Meneghuzzi, che vorrebbe al suo fianco Asia Argento, ma tutto ancora da confermare.
Eliminato il meccanismo dell'esclusione immediata dal concorso, tutti gli artisti arriveranno alla serata finale, dove ci sarà un solo vincitore assoluto
A condurre il tutto ci sarà l'onnipresente Pippo Baudo, affiancato però dalla spumeggiante Michelle Hunziker. Un tocco di allegria e una ventata d'aria fresca soffierà -o almeno si spera- in questo Festival, dai toni molto meno formali, ma più diretti e sinceri con il pubblico.
Tornerà anche il dopo Festival, condotto dall'irriverente Piero Chiambretti. Cosa dovremmo aspettarci? Approfondimenti.. liti, discussioni o cos'altro? Spero che il tutto sia condito da una irresistibile ironia, che ci faccia per un momento dimenticare la competizione, ma che si possa discutere in maniera edificante su quello che accadrà su quel palco, e anche nei retroscena.
Chi vincerà il Festival? Non ne abbiamo la più pallida idea, anche se le voci inizieranno subito a circolare dalla prima serata. Ma non importa vincere, per lo meno, non è necessario, perché i veri vincitori saranno quelli che poi, subito dopo, venderanno i dischi. E proprio come è capitato ai Negramaro, esclusi sin dalla prima serata, che hanno avuto invece un successo che si trascinano ancora oggi dietro, con tour interminabili e migliaia di dischi venduti; e ancor prima, come è accaduto a Vasco Rossi, Mina, Zucchero, Carmen Consoli, perché non dimentichiamoci che è la musica la vera protagonista, e l'unica vincitrice!
Sanremo non è l'unico palco dove poter dimostrare quel che si è, e far conoscere la propria musica.. ma è pur sempre, una esperienza da fare, almeno una volta nella vita.
Lo dimostrano anche le numerose manifestazioni che nello stesso periodo prenderanno vita: come Sanremoff, che propone eventi che mettano in risalto la città di Sanremo come città della musica. Nelle strade di Sanremo, ci saranno quindi concerti, mostre, installazioni, proprio per dar spazio a tutta la creatività che magari al Festival non trova una propria collocazione. Un modo per vivere appieno una città, in tutte le sue sfumature.